I contratti di investimento dopo il Fintech: note preliminari ad uno studio sistematico

01 Pubblicazione su rivista
Segnalini S.
ISSN: 1720-951X

Lo scopo di questo lavoro è essenzialmente quello di proporre una prima riflessione sull’impatto del FinTech sulla validità e attualità delle categorie tradizionali: la scelta di un caso specifico, quello della gestione di portafogli e relativi contratti con l’intervento di un robo-advisory (o robo for advisory, si vedrà meglio nel prosieguo tale distinguo), è dettata dalle suggestioni che un precedente non poi troppo lontano nel tempo, ha esercitato su chi scrive anche e soprattutto in termini di chiarezza concettuale delle letture più convincenti date dai giuristi convolti nel(l’acceso) dibattito, e che ben potrebbero costituire un modello e fornire una indicazione di metodo utile per non perdere la rotta nel «diluvio documentale» che ha investito il fenomeno.
Come ben sottolineato infatti dai primi interpreti, «la confusione che, nella maggior parte dei casi ancora regna sia sul fenomeno FinTech sia sulle diverse problematiche giuridiche che le nuove tecnologie sollevano, pone in primo piano l’esigenza di fissare le prime coordinate».

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