CRITERI DI SOGGETTIVITÀ E COLLEGAMENTO ALL’IMPOSIZIONE IN AMBITO INTERNO ED INTERNAZIONALE. LA PROSPETTIVA ITALIANA

02 Pubblicazione su volume
Selicato Pietro

Nel corso degli ultimi anni la disciplina dei criteri di collegamento del soggetto passivo al potere impositivo ha avuto una significativa espansione, così da incrementare l’esposizione dei contribuenti alla doppia imposizione internazionale a causa dei tentativi degli Stati di evitare i conflitti negativi di imposizione. Ciò si è verificato per effetto, soprattutto, delle profonde modifiche intervenute nella struttura del presupposto dell’imposta dovute, tra l’altro, alla evoluzione tecnologica ed alla comparsa di nuovi valori economici nello scenario delle relazioni
sociali. Esaminando in un unico contesto le norme del diritto internazionale e quelle del diritto nazionale che disciplinano la distribuzione della potestà impositiva, rispettivamente, tra i singoli Stati e tra questi e gli enti sub-statali, emerge con chiarezza l’esistenza di un unico elemento comune: l’esigenza di trasparenza e di collaborazione tra le entità che si collocano sui diversi livelli di competenze. Questo dato è la diretta conseguenza della mancanza di un’unica autorità che disponga direttamente del potere di imposizione e dei correlati strumenti accertativi. Infine, la proliferazione di atti «pseudo-normativi» che provengono dalle istituzioni internazionali sta relegando ad una funzione meramente «esecutiva» l’attività dei legislatori nazionali, indotti ad operare una acritica trasposizione nei loro ordinamenti delle indicazioni contenute negli atti di "soft law", Orientandosi in modo uniforme verso l'istituzione di un "diritto tributario globale". Questa linea di tendenza presenta, tuttavia, non poche criticità da valutare con estrema attenzione.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma