Qualità dell’aria in sala operatoria: uso di modelli parametrici in BIM (Building Information Modeling) al fine di individuare criticità e interferenza tra aspetti edilizi e impiantistici.

04 Pubblicazione in atti di convegno
D’Amico A., Montagna M. T., Caggiano G., De Giglio O., Lopuzzo M., Mascipinto S., Napoli C., Pacifico C., Rutigliano S., Albertini R., Pasquarella C., D’Alessandro D., Currà E.

INTRODUZIONE:
Nell’ambito del progetto IM.PA.C.T. (IMproving the health of PAtients by supporting dynamiC healTh systems and new
technologies), promosso dalla Regione Puglia, è stata valutata la qualità microbiologica dell’aria nelle sale operatorie
(SO) ortopediche in operation, in funzione degli aspetti edilizi ed impiantistici.
MATERIALI E METODI:
Lo studio, che ha riguardato 33 SO, di cui 17 con impianto di Ventilazione e Condizionamento a Contaminazione
Controllata (VCCC) a flusso d’aria misto (FM) e 16 a flusso turbolento (FT), è stato sviluppato in una prima fase
predisponendo una scheda di rilevamento dei dati edilizi e impiantistici e, in una seconda fase, generando modelli
BIM (Building Information Modeling) per i due tipi di SO, uno a FM e uno a FT. L’indagine è stata realizzata mediante
metodologia Scan to BIM, integrando nel modello informatizzato il rilievo mediante laser scanner terrestre (LTS). L’analisi
ha permesso di individuare e tipizzare le principali caratteristiche architettoniche e impiantistiche delle SO e le relative
criticità; i dati sono stati correlati ai risultati microbiologici dell’aria (UFC/m3 ottenuti mediante Surface Air System-SAS
e Coriolis®?).
RISULTATI:
La contaminazione microbiologica rilevata differisce rispetto alla tipologia di pianta della SO (i valori mediani crescono
all’aumentare della complessità geometrica: 18 UFC/m3 con il SAS, 25 UFC/m3 con il Coriolis®? per le SO più regolari;
53 UFC/m3 con il SAS, 101 UFC/m3 con il Coriolis®? per le SO con geometria più complessa), alla posizione delle
estrazioni del VCCC (20 UFC/m3 con SAS, 24 UFC/m3 con Coriolis®? per disposizione simmetrica, 42 UFC/m3 con il
SAS, 50 UFC/m3 con il Coriolis®? per disposizione asimmetrica).
CONCLUSIONI:
L’applicazione del BIM ha permesso di quantificare fattori sinora valutati qualitativamente e può servire come base
per una più approfondita simulazione fluidodinamica dei flussi d’aria. Dai primi dati sembra emergere una relazione tra
conformazione geometrica delle SO e carica microbica dell’aria. Successive indagini permetteranno di approfondire
anche il ruolo di altri parametri e fornire evidenze scientifiche necessarie a predisporre una condivisa standardizzazione
delle caratteristiche più frequentemente riscontrate nelle SO esistenti e possibili interventi di miglioramento.

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