Qualità dell’aria in sala operatoria: uso di modelli parametrici in BIM (Building Information Modeling) al fine di individuare criticità e interferenza tra aspetti edilizi e impiantistici.
INTRODUZIONE:
Nell’ambito del progetto IM.PA.C.T. (IMproving the health of PAtients by supporting dynamiC healTh systems and new
technologies), promosso dalla Regione Puglia, è stata valutata la qualità microbiologica dell’aria nelle sale operatorie
(SO) ortopediche in operation, in funzione degli aspetti edilizi ed impiantistici.
MATERIALI E METODI:
Lo studio, che ha riguardato 33 SO, di cui 17 con impianto di Ventilazione e Condizionamento a Contaminazione
Controllata (VCCC) a flusso d’aria misto (FM) e 16 a flusso turbolento (FT), è stato sviluppato in una prima fase
predisponendo una scheda di rilevamento dei dati edilizi e impiantistici e, in una seconda fase, generando modelli
BIM (Building Information Modeling) per i due tipi di SO, uno a FM e uno a FT. L’indagine è stata realizzata mediante
metodologia Scan to BIM, integrando nel modello informatizzato il rilievo mediante laser scanner terrestre (LTS). L’analisi
ha permesso di individuare e tipizzare le principali caratteristiche architettoniche e impiantistiche delle SO e le relative
criticità; i dati sono stati correlati ai risultati microbiologici dell’aria (UFC/m3 ottenuti mediante Surface Air System-SAS
e Coriolis®?).
RISULTATI:
La contaminazione microbiologica rilevata differisce rispetto alla tipologia di pianta della SO (i valori mediani crescono
all’aumentare della complessità geometrica: 18 UFC/m3 con il SAS, 25 UFC/m3 con il Coriolis®? per le SO più regolari;
53 UFC/m3 con il SAS, 101 UFC/m3 con il Coriolis®? per le SO con geometria più complessa), alla posizione delle
estrazioni del VCCC (20 UFC/m3 con SAS, 24 UFC/m3 con Coriolis®? per disposizione simmetrica, 42 UFC/m3 con il
SAS, 50 UFC/m3 con il Coriolis®? per disposizione asimmetrica).
CONCLUSIONI:
L’applicazione del BIM ha permesso di quantificare fattori sinora valutati qualitativamente e può servire come base
per una più approfondita simulazione fluidodinamica dei flussi d’aria. Dai primi dati sembra emergere una relazione tra
conformazione geometrica delle SO e carica microbica dell’aria. Successive indagini permetteranno di approfondire
anche il ruolo di altri parametri e fornire evidenze scientifiche necessarie a predisporre una condivisa standardizzazione
delle caratteristiche più frequentemente riscontrate nelle SO esistenti e possibili interventi di miglioramento.