L’addomesticamento del selvatico nell'universo social. Procioni e volpi come pet

01 Pubblicazione su rivista
Terracciano Bianca
ISSN: 1973-2716

Il presente contributo tratta dell’incidenza di volpi e procioni nella semiosfera intermediale quali cuccioli, o meglio pet, non convenzionali. La loro rappresentazione nei miti, nei mondi finzionali, è sicuramente meno frequente rispetto agli altri animali, ma proprio per questo è un buon esempio di un’efficace messa in discorso delle isotopie dominanti a livello tematico e figurativo, poiché più densa e circoscritta. Lo status di pet di volpi e procioni è rinvenibile nei profili dedicati che costellano i social network, dove sono condivisi contenuti peculiari, addirittura ascrivibili alla sfera dell’etologia, in cui sono state rintracciate invarianti trans-specie. Le conversazioni digitali da loro innescate aprono interessanti prospettive sulla dicotomia tra selvatico e domestico, anche riguardo alle cornici legislative italiane e internazionali. In questo senso, la stereotipizzazione indotta dalla zooepica occidentale e dal folklore giapponese è stata di grande aiuto per esplicitare le attribuzioni di significati, valori e funzioni e le conseguenti procedure di antropomorfizzazione.

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