Buone pratiche per la tutela della qualità dell’aria indoor. L’esperienza del Treno Verde 2017
La qualità dell’aria ed in particolare la qualità dell’aria all’interno degli edifici, nell’ambito dei temi relativi a salute e benessere della popolazione, assume oggi, importanza sempre più rilevante. I principali problemi legati alla qualità dell'aria Indoor - IAQ (Indoor Air Quality) - sono strettamente correlati alla concentrazione e definizione dei principali composti inquinanti presenti negli ambienti confinati. L’irrinunciabile tema del risparmio energetico ha prodotto precauzioni che hanno condotto, oltre a un maggior isolamento degli edifici ed a una diminuzione dei tassi di ventilazione, anche all’utilizzo di nuovi materiali e di nuove apparecchiature, cioè a misure che aumentano le concentrazioni di agenti inquinanti che si formano nei locali. Nel corso degli ultimi decenni si è difatti assistito a un progressivo deterioramento della qualità dell’aria negli ambienti confinati. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la presenza, nell’aria degli ambienti di vita, di agenti inquinanti a bassa concentrazione di difficile misurazione che possono determinare effetti sulla salute non ancora completamente noti. Gli inquinanti indoor, che possono agire singolarmente o combinati con altri fattori, determinano una
diminuzione del comfort ambientale e un rischio per la salute; sono agenti di tipo chimico (composti organici e inorganici), fisico (radiazioni ionizzanti e non ionizzanti) e biologico (microrganismi, muffe, acari).
Considerato che gran parte della popolazione trascorre il proprio tempo in ambienti confinati, l’esposizione all’inquinamento indoor è dominante rispetto a quella outdoor. Vengono considerati come sintomi specifici, non gravi, che possono impattare sulla salute e quindi, sui costi sociali del paese: malattie respiratorie trasmissibili, allergie e asma, sintomi della sindrome dell’edificio malato (SBS, dall’inglese Sick Building Syndrome).