«Scarti», marginali e ribelli: appunti sui giovani di Pier Vittorio Tondelli

02 Pubblicazione su volume
Mondello Elisabetta

Tondelli è un classico della modernità letteraria per la scrittura trasgressiva, capace di narrare anche con violenza i conflitti, gli stili di vita, l’universo cognitivo, i luoghi della vita individuale e collettiva dei giovani. Le marginalità dolorose, il disagio degli sbandati, l’ansia di vivere e i sogni di libertà. Ha introdotto linguaggi, modalità espressive e uno sguardo critico originale sulla contemporaneità che ne hanno fatto il capostipite di una scrittura narrativa diversa da quella precedente: sebbene la maggioranza degli esordienti degli anni Novanta abbiano avuto un percorso formativo estraneo al Progetto Under 25, al quale invece alcuni autori (fra cui Ballestra e Culicchia) parteciparono a pieno titolo, tutti i giovani rivelatesi in quel decennio - da Ammaniti a Nove, da Brizzi a Santacroce - hanno contratto un debito con la scrittura e con le modalità narrative tondelliane. Il saggio analizza alcuni aspetti dal rapporto che Tondelli aveva istaurato con i giovani attraverso i suoi articoli e i suoi romanzi.

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