Concentrated Solar Power (CSP) verso la Grid Parity: Analisi e previsioni al 2050

04 Pubblicazione in atti di convegno
Campana Paola

Il Concentrated Solar Power (CSP) anche definito solare termodinamico o solare a concentrazione, utilizza una fonte rinnovabile, il sole, disponibile illimitatamente sulla terra, per produrre calore ad alta temperatura che può essere usato in vari processi industriali (es. desalinizzazione dell’acqua di mare, produzione d’idrogeno da processi termochimici ecc..), o per la produzione di energia elettrica, riducendo in questo modo il consumo di combustibili ed eliminando le emissioni di inquinanti nell’atmosfera.
Dopo una fase piorinistica con esperienze positive, a cui è seguito un lungo periodo di stasi, dal 2007 il solare termodinamico (CSP) è entrato in una fase di sviluppo commerciale. Indicativo è stato l’anno 2012 che ha registrato 811,5 MW installati nei dodici mesi dell’anno, che se confrontati con i 752,5 MW dell’anno precedente, confermano la fiducia a livello globale di questa tecnologia. Tuttavia la strada del solare termodinamico è ancora lunga, dal raggiungimento della Grid parity. Per diventare competitivo sono indispensabili ingenti sforzi di ricerca e sviluppo, e una diffusione che consenta di sfruttare l’effetto delle economie di scala nella produzione dei componenti.
Nel 2025 secondo le previsioni di ESTELA (European Electricity Thermal Association) le tecnologie del solare termodinamico (CSP), si diffonderanno ulteriormente; quest’obiettivo dovrebbe essere raggiunto attraverso 3 fasi:
1. La fase attuale iniziata nel 2007 che è proseguita fino al 2015, caratterizzata da una potenza complessiva installata fino a 12 GW, con taglie unitarie di impianto da 50 a 100 MW;
2. Una fase successiva fino al 2020, che dovrebbe portare la potenza complessiva fino a 30 GW, con impianti di potenza unitaria da 100 a 250 MW;
3. Una fase finale, fino al 2015 con potenza complessiva installata fino a 100 GW, con impianti di grandi dimensione fino ad oltre 250 MW.
Secondo queste stime dopo il 2025, le tecnologie del solare termodinamico (CSP) dovrebbero essere in grado di diffondersi rapidamente e, i limiti di applicazione dipenderanno solo dalle condizioni d’insolazione e dalla disponibilità delle superfici.
Le proiezione IEA (International Energy Agency) indicano infine una progressiva penetrazione di questi sistemi, che dovrebbero raggiungere il 5% della produzione elettrica mondiale al 2030 e, il 10% al 2050.
Per L’Italia è difficile immaginare un futuro in cui saranno i grandi impianti a dominare il mercato. E’ molto probabile che il mercato si svilupperà attorno agli impianti di piccola potenza, definiti Mini-CSP, con dimensioni di circa 1 MW, e con temperature non superiori a 350 gradi centigradi. (cfr. Estela 2009, IEA, 2010).

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