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A differenza di altri settori disciplinari, nel campo dell’architettura e del design urbano non è usuale, e spesso nemmeno richiesta, la dimostrazione scientifica di quanto architetti, paesaggisti e urbanisti contribuiscano con progetti di qualità alla sostenibilità. Un obiettivo universale, indubbiamente imprescindibile, che obbliga alla ricerca costante di nuovi equilibri consapevoli, tra tutela dell’ambiente, equità sociale e sviluppo economico. Il testo intende pertanto rappresentare uno strumento a supporto di indirizzi strategici e scelte progettuali, a partire dalla valutazione integrata dei molteplici effetti prodotti dall’interazione tra componenti biotiche e abiotiche dell’ambiente costruito e azioni antropiche, in modo da orientare le scelte future facendo leva sul feedback e la conoscenza scientifica dei molteplici risultati raggiunti. L’analisi dei casi di studio - trenta exempla internazionali - delinea uno spaccato progettuale, articolato secondo cinque diversi ambiti d’indagine: le trasformazioni clima-adattive, le stratificazioni urbane, l’efficientamento energetico e l’urbanizzazione sostenibile, l’architettura e il design salutogenico, il metabolismo circolare e la decentralizzazione intelligente. Lo studio attento delle vicende del progetto tecnologico ambientale - nella sua formulazione applicata all’“involucro urbano” - richiede tale approccio, interdisciplinare e unitario, in modo da individuare le possibili correlazioni tra le molteplici variabili in gioco nel complesso ecosistema dell’ambiente costruito e delle dinamiche multiformi che lo caratterizzano.