LE PAROLE TRA PASSATO E FUTURO. SCRIVERE PER CONSERVARE L’ESPERIENZA, SCRIVERE PER COSTRUIRE L’ESPERIENZA

04 Pubblicazione in atti di convegno
Sposetti Patrizia

Obiettivo del saggio è offrire un contributo alla riflessione sulla scrittura come
mezzo per conservare e per costruire esperienze. Scrivere ci aiuta a capire come
pensiamo attraverso un processo di decostruzione e ricomposizione potenzialmente
illimitato. L’uso scritto della lingua in quanto medium dotato di peculiari
caratteristiche è importante anche perché favorisce la generazione di nuove idee
e conoscenze. Attraverso la presa di distanza e il ripensamento di eventi e azioni
trasformati in concrete parole, fissate su carta, la scrittura permette di esercitare
una riflessione di secondo livello sull’azione educativa.
In situazioni ad alto impatto emotivo, come quelle educative, inoltre, la scrittura
offre significativi spazi di contenimento delle emozioni e di riflessione su di esse.
Permettendo una rappresentazione simbolica dell’esperienza attraverso operazioni
di natura sia emotiva sia cognitiva (Mortari 2003), scrivere consente la presa di
distanza necessaria a una reale comprensione ed elaborazione di quanto si è vissuto
(Sposetti 2011). Nelle professioni educative tale presa di distanza si traduce anche
nella possibilità di contenere e di governare l’emotività, che spesso rischia di essere
debordante, trasformandola in oggetto di elaborazione concettuale.

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