Olimpiadi e stadio nell’agenda urbana: continuità e cambiamenti nel ruolo della politica nei processi economici
Il contributo ragiona sull'importanza crescente di grandi eventi e progetti di sviluppo urbano nelle trasformazioni spaziali e nelle agende politiche
delle grandi città contemporanee. Si esamina un luogo, Roma, in un preciso arco temporale, gli ultimi 25 anni, e due casi specifici: quello della candidatura olimpica “Roma 2024” e quello del nuovo stadio della AS Roma. Si rileva come nelle iniziative relative a grandi progetti di trasformazione, privati e pubblici, investimenti immobiliari e infrastrutture hanno contribuito a consolidare il modello romano di political economy, cementando una coalizione
fra potere politico e interessi di imprese e rendita fondiaria. Inoltre, si osserva come in entrambi i casi il progetto è entrato nell’agenda urbana per iniziativa non della politica locale, ma di imprenditori di policies nazionali (Governo e CONI), o di una cordata di imprenditori economici (AS Roma e partner), i quali hanno
sfruttato le finestre di opportunità aperte, rispettivamente, dalle candidature al CIO per le Olimpiadi 2024 e dalla norma nazionale sugli
stadi (legge di stabilità 2014 (n. 147/2013), dimostrando così il ruolo reattivo e non proattivo del governo locale.