Cura et studio. Il restauro del libro a Bisanzio

03 Monografia
Bianconi Daniele

.A fronte dei molti libri che il medioevo greco ha trasmesso sani e salvi, altrettanti si sono persi inesorabilmente. Tra questi due estremi — la salvezza e la distruzione — si pone il degrado cui un libro poteva andare incontro, il quale, innescando l’esigenza di porre rimedio a un danno — si trattasse di uno strappo accidentale o dell’asportazione volontaria di un intero fascicolo — rappresenta l’occasione di ogni storia di restauro. E come ogni storia che si rispetti anche quella qui ripercorsa si fonda sulla concretezza dei dati oggettivi — in primo luogo l’esame diretto dei manoscritti, quindi l’analisi di sottoscrizioni, note, documenti, inventari, cataloghi antichi —, ma sovente dà spazio alle fonti letterarie, indagate sempre dalla parte dei libri, sia che attestino situazioni e accadimenti reali, sia che riflettano il mondo delle rappresentazioni e dell’immaginario. L’ambizione è di offrire al lettore un quadro complessivo, ricco e vivido, di quella che è stata una vicenda di rovina e rinascita, in cui gli aspetti materiali del restauro librario, ancorché importanti, rappresentano solo una parte del fenomeno, che risulta altresì indagato per le sue implicazioni nella trasmissione dei testi e nella storia culturale e sociale di Bisanzio.

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