La sociologia oltre la sociologia: teoria e ricerca sociale dall'intuizione all'applicazione
Questo contributo ad una lettura dell’opera di Costantino Cipolla assume come ipotesi di analisi la seguente: la sua prolifica, multiforme e diversificata produzione scientifica, che questa pubblicazione intende celebrare per il suo eclettismo sociologico, in realtà, arricchisce la sociologia di studi e ricerche che la trasformano in qualcosa di altro e di più.
Ciò sarà reso ancor più preciso ed evidente anche solo soffermandosi su quanto di quegli studi e ricerche è stato espressamente dedicato all’osservazione e interpretazione del pensiero sociologico che, come si vedrà, è materia di numerosissime pubblicazioni per ciò stesso selezionate , ma, in varia forma, nell’intera bibliografia dell’Autore il richiamo, confronto ed applicazione con gli altri studiosi e con l’evoluzione della disciplina sono evidenti. Questo costituisce il primo tratto tipico dell’andare “oltre la sociologia”, ossia ripercorrere il processo analitico teorico e/o empirico della disciplina in ogni ambito, processo o caso di studio analizzato, arrivando ad elaborare forme e concetti che si integrano con la realtà avvalendosi di ogni apporto del sapere utile.
Il secondo tratto che verrà esplorato per confermare l’ipotesi della ricerca è dato dall’intuizione che è alla base del profilo scientifico di Costantino Cipolla. Più che immaginare, infatti, la funzione che Cipolla si attribuisce quale sociologo è quella dell’intuizione, ossia di espletare una conoscenza diretta di un fatto sociale servendosi di una acuta capacità di percezione che lo porta a vedere “dal di dentro” quella realtà. A tale scopo aiuta l’etimologia del termine “intuizione”, dal tardo latino del XV sec., intuēri, appunto “vedere dentro” a verificare come si tratti di un’azione che prospetta un’analisi diversa, nel senso della sua maggiore articolazione, rispetto a quella che più frequentemente si associa al lavoro del sociologo, ossia l’esercizio della sua immaginazione.