Immaginari fiabeschi del mondo musulmano

02 Pubblicazione su volume
Fassari Letteria Grazia, Guido Laura

La centralità del corpo e del desiderio rimanda a una dimensione che è per lo più inconscia fuori cioè dal dominio della ragione. Il ricorso all’inconscio permea la sociologia classica. Nella tradizione troviamo vari esempi di un richiamo all’ordine dell’inconscio per interpretare i comportamenti sociali: Parsons ricorre a Freud, Goffman asserisce che la presentazione di sé avviene anche a livello inconscio e anche l’habitus di Bordieu ha origine dal corpo ed è uno schema inconscio (Lash, 2000). In questo capitolo intendiamo aprirci alla dimensione dell’immaginario in una prospettiva abbastanza inedita in sociologia ovvero quella della psicologia analitica di C. G. Jung e di M. L. Von Franz. In particolare, ci occuperemo del ruolo che le fiabe giocano nell’immaginario islamico e la funzione che assolvono nell’indicare una prospettiva di individuazione e nella cura del collettivo.

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