Composizione e realizzazione dei colonnati nelle basiliche altomedievali di Roma
Lo studio condotto trae origine dal Progetto di Ricerca universitario Chiese medievali a Roma: trasformazioni costruttive e problematiche di conservazione (finanziato nel 2015, responsabile Maurizio Caperna, partecipanti Donatella Fiorani, Adalgisa Donatelli, Silvia Cutarelli). Scopo di tale indagine è stato quello di focalizzare l’attenzione sulla svariata casistica di interventi di riparazione e ricostruzione compiuti in età medievale sulle architetture religiose romane. In particolar modo, ad essere affrontato specificatamente in quell’ambito è stato l’insieme dei sistemi di rinforzo strutturale inseriti all’interno delle navate, in termini preventivi o di risposta a manifestazioni di dissesto in atto (speroni, contrafforti, setti, archi trasversali). Occasione, questa, non solo utile a chiarire fasi storico-architettoniche di diverse fabbriche, ma valida per avviare analisi di tipo strutturale, ai fini del controllo delle condizioni di stabilità attuale e per quel che attiene l’eventuale vulnerabilità. Tutto ciò, in ogni caso, ha spinto parallelamente ad approfondire le condizioni di efficienza statica delle preesistenze: a partire dalla costituzione dei colonnati di suddivisione delle navate, e in quanto sostegni delle pareti soprelevate, forate solitamente dai finestrati.