Luigi Ferdinando Marsigli e la Mappa Metallographica: creatività grafica e misura scientifica

01 Pubblicazione su rivista
Carlevaris L.
ISSN: 2533-2899

La Mappa Metallographica (45,5 x 70, 5 cm), opera di Luigi Ferdinando Marsigli (1658-1730), fa attualmente parte de La Hongrie et le Danube, raccolta di 27 tavole cartografiche che riguardano, da un punto di vista orografico, idrografico e metallurgico, il tratto ungherese del Danubio e che sono state redatte in nell’arco di quindici anni. L’opera fa parte integrante degli elaborati grafici pubblicati nel 1726 dal militare, scienziato e naturali-sta bolognese a corredo del suo lavoro di più vaste dimensioni, ultima sua opera a stampa, il Danubius Pannonico-Mysicus. L’opera, redatta in sei volumi, offre una descrizione dettagliata del territorio danubiano affrontando e indagando tutti i principali aspetti orografici, paesaggistici, naturalistici, faunistici, relativi a mineralografia e metallografia e presentandoli attraverso un’ampia trattazione testuale ma, soprattutto, un apparato illustrativo di eccezionale qualità e di grande modernità che si deve senz’altro a Marsigli stesso per l’ideazione e alla stretta collaborazione con il suo assistente e cartografo Johann Christoph Müller (1673-1721) . Personaggio dai molti e appassionati interessi, Marsigli aveva una particolare attenzione per la cartografia, nella quale si era a lungo esercitato e per la quale aveva anche maturato siste-mi innovativi di acquisizione e restituzione grafica, supportato probabilmente dalla grande esperienza dello stesso Müller. I sistemi per la descrizione del territorio avevano vissuto un importante momento di crescita nel corso del Seicento che perdurerà per tutto il Settecento. Ciò si deve a un ampliamento degli interessi geografici legato a questioni di controllo militare e politico e al parallelo perfezionarsi di strumenti e metodi di rilevamento.

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