Spherical drawings for understanding urban spaces
Il disegno, oltre ad essere l’unico strumento in grado di rappresentare le idee che risiedono nella nostra mente, è anche un mezzo attraverso cui rappresentare la percezione del mondo. L’importanza che ancora si dedica al disegno a mano libera ha comportato il proliferare di strumenti digitali di simulazione delle tecniche tradizionali, creando delle interessanti possibilità di commistione tra il gesto manuale e il mondo virtuale. Il disegno sferico si colloca in questo contesto: trae origine
dalla fotografia sferica e dall’ambiente digitale ma, in qualche misura, è portatore di quella matericità e astrazione che talvolta si ricerca per comunicare immagini o interpretare luoghi reali. L’idea è quella di sfruttare le potenzialità di un ambiente immersivo a 360° per la comprensione degli spazi urbani attraverso analisi grafico-percettive. Questo tipo di rappresentazione è molto vicina alla visione umana da cui gli studi percettivi derivano, per cui potrebbe contribuire alla disciplina con notevoli vantaggi. Per poter verificare l’effettiva validità di questa nuova procedura è stato scelto come caso studio piazza Sempione nel quartiere Montesacro a Roma. Nel contributo vengono proposte una serie di rappresentazioni di piazza Sempione che si basano sulla scomposizione di alcuni stimoli visivi in modo da poterli riconoscere ed apprezzare singolarmente.