L'atto progettuale di restauro e l'apporto delle nuove tecnologie

02 Pubblicazione su volume
DAL MAS, Roberta Maria

Gli studi con ENEA tra il 2016 e il 2017, nel connubio tra ricerca e didattica universitaria, hanno affrontato le questioni dell’impiego delle tecnologie informatiche nel restauro: il laser scanner 3D e lo scanner a luce strutturata per il rilievo della basilica di San Paolo Maggiore a Bologna e per l’analisi delle murature del complesso scolastico Angelo Mai a Roma e l’Ecotec Analysis Software per la valutazione energetica del romano palazzo Regis, ora museo Barracco. Nei primi due casi, il confronto tra i dati metrici desunti dalle point clouds e dalle mesh, importati in Autocad e quelli ottenuti a contatto con il monumento (sopralluogo, misurazioni manuali, lettura dei materiali del degrado), ha evidenziato l’importanza del ruolo dell’architetto nel far interagire, senza tralasciare l’apporto della storia, le differenti procedure di acquisizione delle informazioni, sfruttandone le complementari potenzialità, per garantire la corretta restituzione dell’opera su cui impostare l’azione conservativa. In palazzo Regis, la mediazione tra tecniche tradizionali (termografia, rilevamento diretto, ricerca storica) e innovative ha consentito di valorizzare la sua ‘passività’, derivante dalle scelte progettuali della primitiva fase cinquecentesca, nell’attuale contesto ambientale e climatico per indirizzare gli interventi di adeguamento impiantistico, di riduzione dei consumi e di comfort interno, in una ottica di sostenibilità secondo le linee guida del MiBACT.

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