Le strutture di accoglienza alle porte di Roma
La pratica dell’ospitalità ecclesiastica vanta una consuetudine assai antica: fin dal secolo IV il forestiero era fiducioso di trovare alloggio presso una chiesa e nei monasteri situati lungo le strade — in particolar modo quelle che conducevano alle mete di pellegrinaggio — all’interno dei quali era sempre prevista una cella hospitum. L’assistenza da prestare ai viandanti era del resto compresa nella regola benedettina. Il termine greco utilizzato, xenodochium, aveva dapprima il solo significato di ricetto per forestieri, per poi ampliarsi — fra i secoli VIII e IX — ed estendersi ai poveri oltre che ai pellegrini i quali, in particolare, vi ricevevano accoglienza, nutrimento, distribuzione di elemosine. Si trattava, in conclusione, di centri di assistenza per bisognosi di ogni tipo.