Realizzazione degli interventi, valorizzazione, gestione, prevenzione. Una panoramica introduttiva

02 Pubblicazione su volume
Fiorani Donatella, Romeo Emanuele

Offrire uno sguardo accademico e scientifico al tema della realizzazione concreta dei restauri in architettura ed estendere questa riflessione al più ampio contesto temporale e tematico della valorizzazione, della gestione e della prevenzione significa affrontare argomenti centrali del rapporto fra ricerca, didattica e operatività. Un rapporto, questo, con margini di criticità significativi, in parte legati ad aspetti sostanziali e formali della disciplina e al tempo stesso sensibilmente condizionato da un farraginoso e illogico sistema normativo. Nella realtà attuale, la risposta che l’impegno universitario in campo architettonico ha saputo trovare alle problematiche sollevate dalla scissione fra ricerca e operatività e dall’elaborazione di inquadramenti scientifici che trascendano il singolo caso di studio è variegata e per ora solo parzialmente risolutiva. Nel corso di quest’ultimo decennio di ‘esilio’ forzato dalla pratica professionale, l’esercizio della ricerca accademica nel restauro ha nel complesso consolidato una visione di lunga durata del problema conservativo, visione che l’università sembra poter perseguire oggi più di altri portatori d’interesse proprio grazie alla sua prioritaria finalità di studio.Fra i settori di ricerca più coinvolti in questa linea d’indirizzo vi sono lo svolgimento di studi istruttori per gli interventi (rilievi, caratterizzazioni di materiali e del degrado, nei casi più virtuosi, ‘consulenze’ e coordinamenti), la conduzione di monitoraggi (per il controllo dell’umidità interna degli edifici e delle condizioni di dissesto), la creazione di piattaforme informatizzate, georeferenziate e interoperabili per la raccolta e l’elaborazione di dati, la restituzione virtuale della configurazione attuale e delle fasi costruttive pregresse delle fabbriche storiche, la sperimentazione di modalità comunicative e partecipative organizzate, efficaci e coerenti, nonché, più di recente, il tentativo di governare le innovazioni derivanti dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale in una prospettiva non riduttivamente meccanica e in grado di accogliere in sé e controllare adeguatamente la complessità del reale.

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