Arte contemporanea e restauro a confronto. Alcune riflessioni
Cristallizzata all’interno del dibattito del secolo scorso che opponeva i sostenitori del valore documentario delle opere storiche ai convinti assertori della dimensione innanzitutto artistica dell’oggetto della conservazione, ignorata dagli interessi più recenti, perlopiù rivolti alla dimensione innovativa di materiali e tecnologie nel restauro, indebolita dal progressivo disinteresse per l’approfondimento delle conoscenze sul piano storico-artistico e forse spaventata dalle nuove complessità poste da un mondo globalizzato e pervaso dalle logiche egemoniche dell’economia, la dimensione estetica sembra essere stata espunta dalle riflessioni più recenti, consegnata nel limbo del non detto o, al più, delle citazioni (da Cesare Brandi, soprattutto) più o meno storicizzate.
Se il restauro, oggi, ha difficoltà nel riflettere sull’estetica, esiste tutto un mondo dell’estetica che lavora anche in relazione a temi del restauro.