Intelligenza costruttiva ed espressività architettonica nelle opere del Novecento

02 Pubblicazione su volume
Marandola Marzia

La ricerca ha come oggetto di studio le opere architettoniche sperimentali e innovative del Novecento, siano esse opere uniche per forma, materiale, tecnologia o soluzione costruttiva. Queste originali architetture iconiche sono indagate nel loro rapporto tra forma e costruzione, tra innovazione tecnica e formulazioni tipologiche, tra uso di materiali e tecniche del costruire, tra consuetudini costruttive e reinterpretazione di modelli, tra committenza, condizione artistica e culturale. Questa ricerca approfondisce in particolare lo studio del rapporto tra forma e costruzione nell’architettura del Novecento, secondo un approccio avviato a partire dalla tesi di dottorato (2006) dal titolo: Riccardo Morandi ingegnere (1902-1989): le sperimentazioni e le opere in cemento armato precompresso degli anni cinquanta. Il progetto di ricerca su architettura e ingegneria italiana del Novecento, ha da subito riscosso un notevole interesse fin dalle primissime presentazioni pubbliche tenute nelle maggiori Università internazionali: EPFL Losanna, Harvard University, Politecnico di Milano, Fondazione Torroja Madrid, IUAV, etc.. L’indagine tra forma ed estetica nell'opera di ingegneria di Morandi e degli ingegneri italiani ha riscosso un notevole successo e molti tra gli studiosi intervenuti, storici dell'architettura e ingegneri della costruzione, hanno evidenziato l'eccezionalità del repertorio figurativo di Morandi e degli ingegneri italiani, non confrontabile con le forme esperite dagli ingegneri contemporanei d'Oltraple.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma