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Si mette a fuoco lo stato dell'arte dell'uso del laser scanner e del 3D Modeling per il rilevamento dei beni culturali individuandone le criticità. L'impatto estetico degli elaborati digitali sembra infatti talora prevalere su un'incisività del rilievo inteso come strumento critico, a favore di una clonazione superficialmente conoscitiva di quei dati più immediatamente riconducibili alla categoria del visivo. Si segnala altresì l'urgenza di individuare nuove linee di ricerca che facciano uso delle nuove tecnologie in maniera più sperimentale sfruttando anche le potenzialità delle stampanti 3D.