Le comunità benedettine e il fenomeno dell’incastellamento
Il contributo analizza il ruolo che le comunità di san Benedetto hanno avuto sul fenomeno dell’incastellamento, nel periodo compreso tra i secoli IX e X, quando ha inizio un importante processo di fortificazione, principalmente su alture, di modesti nuclei urbani, non sempre preesistenti, messo in atto attraverso l’edificazione di circuiti murari difensivi, di roccaforti e di torri di avvistamento o controllo del territorio. Una necessità questa determinata, soprattutto, dalla fine dell’impero carolingio, nell’887, e dalle cosiddette ‘ultime grandi invasioni’ dei Saraceni, degli Ungari e dei Normanni. In tale contesto, la diffusione dell’attività dei benedettini, che produce la costruzione di monasteri e abbazie, spinge i monaci a rivolgersi non solo all’impegno religioso ma anche all’offerta di protezione e sostegno alle popolazioni locali, attraverso la creazione di numerosi centri castrali che delineano, in tale modo, una nuova impostazione territoriale, paesaggistica, urbana ed economica.