Aspetti dell’urbanistica di Gaeta nel medioevo (secc. VIII-XIII)

04 Pubblicazione in atti di convegno
Villa Guglielmo

Gaeta vive nei secoli del medioevo fasi di intensa crescita che coinvolgono ogni aspetto della vita cittadina. La sua vitalità ha un riflesso diretto nella costruzione della struttura insediativa che, dalla formazione dell’originario castrum, assume proporzioni via via più ampie, acquisendo assai presto una dimensione urbana.
Già dalla fine del IX secolo è documentato un significativo sviluppo delle difese cittadine. A partire dalla stessa epoca l’area intra moenia si arricchisce di spazi pubblici in qualche modo dotati di valenze rappresentative e di componenti edilizie sempre più qualificate. E’ il segno dell’articolazione raggiunta dallo spazio urbano e, al tempo stesso e della rapida affermazione di istanze di qualificazione che non tardano a tradursi in strumenti di controllo della sua configurazione, ispirando inoltre importanti episodi monumentali.
Le dinamiche di sviluppo innescate in età ducale continueranno ad alimentare a lungo l’evoluzione dell’abitato, fino a determinare tra XIII e XIV secolo una significativa espansione fuori dalle mura che costituirà il definitivo limite fisico della città.
Molti passaggi del processo di evoluzione della struttura urbana appaiono oggi sfuggenti. E’ possibile, tuttavia, sulla base delle conoscenze a nostra disposizione, chiarirne almeno le linee essenziali, focalizzando l’attenzione su alcuni suoi nodi cruciali, a cominciare dalla definizione di solidi capisaldi cronologici. La ricca documentazione a noi pervenuta, per quanto connotata da un carattere prevalentemente ‘notarile’, ci consegna in tal senso informazioni preziose. La correlazione dei dati documentari con la realtà materiale, per quanto resa impervia dalle profonde trasformazioni intervenute nei secoli, non soltanto consente di precisare alcuni aspetti della topografia urbana, ma apre, spiragli di luce su molti aspetti altrimenti oscuri della gestione dello spazio urbano e sulle modalità delle sue trasformazioni, che riflettono spesso la dialettica tra le diverse componenti della società cittadina.
La lettura del tessuto urbano, d’altro canto, si rivela strumento indispensabile per comprendere le diverse componenti strutturali ed estetiche che hanno caratterizzato la costruzione della città nelle sue diverse fasi. Rivelatori appaiono in tal senso i differenti connotati morfologici che distinguono le parti di più antica urbanizzazione. Se l’impianto dell’originario castrum sembra riecheggiare modelli di derivazione bizantina, infatti, il tessuto strutturato in età ducale riflette modalità di organizzazione dello spazio costruito ampiamente diffuse in ambito mediterraneo tra IX e XI sec., fortemente influenzate da modelli di ascendenza islamica. Si tratta dunque di connotati significativi di precise componenti culturali che nel tempo hanno concorso alla costruzione, il cui riconoscimento contribuisce ad inquadrare le vicende urbanistiche di Gaeta nel più ampio quadro della cultura urbanistica medievale.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma