Broncomalacia e Tracheomalacia
La broncomalacia e la tracheomalacia sono anomalie delle grandi vie respiratorie e possono essere
associate ad un’ampia varietà di condizioni congenite e acquisite. I sintomi clinici includono lo stridore ad
esordio precoce, la presenza di un sibilo fisso alla auscultazione del torace, le infezioni ricorrenti, la tosse metallica
e la dispnea improvvisa con asfissia, a seconda del sito e della gravità della lesione. Il gold standard per
la diagnosi rimane la broncoscopia flessibile in un bambino che respira autonomamente, ma può anche essere
identificata con tecniche di imaging dinamiche come la broncografia volumetrica, la tomografia computerizzata
o la risonanza magnetica. I test di funzionalità polmonare possono fornire prove di supporto, ma non sono considerati
diagnostici. La gestione può essere medica o chirurgica, a seconda della natura e della gravità. Il trattamento
farmacologico con broncodilatatori, agenti anti-muscarinici, mucolitici e antibiotici è supportato da scarse
evidenze sul loro beneficio; anche la fisioterapia respiratoria è comunemente prescritta, soprattutto finalizzata
alla clearance delle secrezioni. In caso di sintomatologia grave le migliori opzioni terapeutiche risultano essere
quelle chirurgiche: l’aortopessia, la tracheopessia o il posizionamento di stent interni. Nei casi in cui si manifesti
la necessità di un supporto respiratorio, la modalità più comunemente usata è la CPAP con maschera facciale o
tramite tracheostomia nei pazienti che necessitano di ventilazione per molte ore al giorno.