Titolo | Pubblicato in | Anno |
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Rileggere Dewey | IRIDE | 2021 |
La mia ricerca si propone di indagare a fondo la figura dell'Ironista-Liberale esaminata da Richard Rorty in Contingency, Irony and Solidarity (1989), focalizzandosi sulle modalità in cui viene ripensato il rapporto tra sfera pubblica e privata nei termini di una ri-descrizione del liberalismo in chiave non-razionalista e non-universalista. Attraverso l'analisi e il confronto con due autori quali John Dewey e Stanley Cavell l'indagine mira a porre l'accento sul legame che intercorre tra educazione in contesti democratici e un certo approccio filosofico; tale approccio individua i suoi punti di forza nell'utilizzo creativo dell'immaginazione attraverso il linguaggio e nella capacità dell'individuo di sapersi reinventare al fine di ri-familiarizzare col mondo. In questo senso si affronterà la proposta metodologica di Gianni Rodari, contenuta nella Grammatica della Fantasia (1976), evidenziando come essa costituisca un esempio concreto di ridescrizione ironica inserita in ambito pedagogico. Sia in Rorty che in Rodari è possibile scorgere un comune atteggiamento utopico il quale conferisce una profonda elasticità ad uno scopo sociale in costante espansione. L'obiettivo della ricerca è quello di sviluppare una linea interpretativa che faccia luce su un certo modo di intendere la pratica ridescrittiva e la proposta rortiana nel suo complesso, evidenziando come quest'ultima sia in grado di fornire le indicazioni per lo sviluppo di un progetto non solo filosofico, ma anche politico e culturale, in relazione all'educazione degli individui in società complesse e dinamiche come quella liberal-democratica.
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