La ricerca si inquadra nell'ambito degli studi dedicati alla presenza straniera nelle università italiane e si propone di approfondire una linea di ricerca focalizzata sugli studenti con background migratorio iscritti a Sapienza. Studi precedenti hanno evidenziato una forte eterogeneità in questa popolazione, individuando tre gruppi differenti di studenti: il primo, apparentemente più integrato nella comunità, con una forte rete sociale, che condivide l¿intenzione di rimanere in Italia una volta conclusi gli studi; un secondo, costituito dagli studenti internazionali per eccellenza, mobili, globali e con aspirazioni di ulteriori spostamenti una volta ottenuto il titolo universitario; e il terzo, caratterizzato da una forte vulnerabilità legata a difficoltà affrontate in diversi contesti ¿ academico, sociale e culturale. Una quarta categoria da prendere in considerazione - trasversale ai tre gruppi prima descritti - è quella degli studenti rifugiati presenti nell¿Ateneo.
Scopo di questa ricerca è quello di approfondire ulteriormente questi quattro gruppi e di analizzare, a livello discorsivo, come vengono rappresentate le loro risorse e ostacoli incontrati, anche in relazione a quanto fatto dall¿ateneo ospitante; l¿utilizzo di metodi e strumenti qualitativi quali i focus group sono infatti capaci di ¿dare voce¿ ai partecipanti e di esplorare i processi di negoziazione di significati condivisi e i rapporti di potere che si vengono a co-costruire tra gli studenti con background migratorio e l¿Istituzione. I risultati consentiranno di elaborare un quadro integrato delle tipologie dell¿esperienza universitaria da parte degli studenti e offrirà spunti critici relativamente alle dinamiche che si creano con l¿Istituzione ospitante. Lo studio potrà infine essere di stimolo per la promozione di forme alternative ed orientate di empowerment e di integrazione (accademica, sociale e culturale) degli studenti con background migratorio nella comunità.
Per affrontare le sfide sociali, culturali, accademiche e linguistiche poste dalla presenza straniera nei contesti universitari italiani, l¿approccio socio-costruttivista di questo progetto integra l¿attuale metodologia negli studi dei fenomeni migratori e interculturali e, grazie alle indagini condotte sul campo, armonizza la ricerca con la socializzazione dei suoi risultati.
Questa linea di ricerca sarà sviluppata in accordo con l¿Ateneo che ospita gli studenti con background migratorio, al fine di promuovere politiche universitarie più inclusive, capaci di comprendere e di rispondere ai bisogni e, allo stesso tempo, di promuovere le potenzialità di questo particolare gruppo studentesco.
I risultati, prodotti insieme ai partecipanti alla ricerca secondo i principi della ricerca partecipata, consentiranno di elaborare un quadro integrato delle tipologie dell¿esperienza universitaria da parte degli studenti con background migratorio. La riflessione sui dati consentirà, da una parte, di fornire un importante contributo alla scarsa letteratura esistente ¿ quella degli studenti migranti nelle università italiane ¿ e, dall¿altra, di rivedere criticamente le misure prese dall¿Ateneo a favore di questi studenti in termini di supporto, offrendo infine spunti per la promozione di forme alternative ed orientate di empowerment e di integrazione (accademica, sociale e culturale) nella comunità, che tengano conto delle caratteristiche di ognuno dei quattro gruppi e del contesto di cui fanno parte.
L¿impatto scientifico, ravvisabile nel significativo avanzamento negli studi di settore, sarà evidente nel confronto con la più ampia comunità scientifica e nella diffusione dei risultati della ricerca, per cui saranno programmate le seguenti attività: partecipazione a conferenze organizzate in Italia e all¿estero su argomenti rilevanti per il progetto e pubblicazione di contribuzioni a riviste specializzate.
L¿impatto sociale del progetto sarà garantito attraverso le attività di intervista e mediazione, che presenta un impatto tangibile e positivo sui partecipanti e sulla popolazione coinvolta; sostenibile; reattivo e pertinente ai bisogni istituzionali comunitari e alle realtà culturali e ambientali; partecipante focalizzato: perché orientato a migliorare l¿accesso e coordinare e integrare i servizi; efficiente e flessibile; e infine replicabile in altri contesti.