Lucina Caravaggi

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Interessi di ricerca

La ricorrenza dei temi connessi al progetto di paesaggio caratterizza in modo evidente l’attività di ricerca, le sperimentazioni progettuali e la didattica, evidenziano interconnessioni costanti e intenzionali tra le diverse attività.  Paesaggio e ambiente, mai assunti in modo “settoriale”, hanno costituito una solida base di osservazione e specifiche modalità di lavoro per affrontare i progetti di trasformazione urbana e territoriale.

Le elaborazioni più recenti mirano a dimostrare la fertilità trasversale del progetto di paesaggio rispetto a molti temi attuali e urgenti, sinteticamente riconducibili a questi campi di interesse:

1. Pianificazione urbana sostenibile. L’attività di ricerca in questo ambito si concentra sulla pianificazione delle città contemporanee alla luce delle trasformazioni climatiche e ambientali. Le riflessioni sviluppate propongono una visione del progetto urbano in cui la sostenibilità ecologica, la riduzione del traffico e la riconversione dello spazio pubblico si intrecciano con il recupero dei centri storici. Particolare attenzione è rivolta alla ridefinizione delle infrastrutture urbane come reti verdi e sociali, capaci di connettere mobilità dolce, rigenerazione ambientale e coesione comunitaria. La pianificazione è intesa come processo integrato tra dimensione ecologica, storica e sociale, volto a restituire alla città permeabilità, qualità ambientale e identità.

2. Forestazione urbana. La forestazione urbana rappresenta un ambito di ricerca cruciale per l’adattamento delle città ai cambiamenti climatici. Le attività sviluppate mirano a definire strategie differenziate per la messa a dimora e la gestione delle aree verdi, calibrate sulle specificità ambientali, storiche e culturali dei contesti urbani. L’obiettivo è costruire sistemi verdi resilienti, capaci di migliorare la qualità ecologica, mitigare le isole di calore e favorire la biodiversità. La ricerca esplora inoltre il valore educativo e sociale dei boschi urbani, considerati come luoghi di apprendimento e osservazione dei processi naturali, e affronta le sfide progettuali legate all’inserimento di vegetazione in paesaggi complessi, storici o archeologici.

3. Transizione verde. La transizione verde viene interpretata come un processo che coniuga innovazione energetica e qualità del paesaggio. L’attenzione è rivolta all’integrazione delle fonti rinnovabili – fotovoltaico, eolico e geotermico – nei territori, attraverso progetti che rispettino le caratteristiche morfologiche e culturali dei luoghi. Le ricerche sviluppano criteri di progettazione paesaggistica per ridurre l’impatto ambientale e visivo degli impianti e per promuovere una produzione energetica diffusa, compatibile con la struttura ecologica del suolo. In quest’ottica, gli impianti vegetazionali assumono un ruolo primario, non solo come dispositivi compensativi, ma come strumenti progettuali per la rinaturalizzazione e la valorizzazione dei paesaggi contemporanei.

4.  Soluzioni nature-based per la rigenerazione di aree urbane e peri-urbane. In questo settore la ricerca indaga le potenzialità delle soluzioni basate sulla natura come strumento di rigenerazione dei territori degradati. Gli interventi proposti si concentrano sul recupero di aree marginali, spazi abbandonati e porzioni di città prive di identità, attraverso pratiche di bonifica, rinaturalizzazione e forestazione. L’agricoltura sostenibile e sociale viene interpretata come parte integrante di questo processo, capace di generare nuove economie locali e forme di inclusione. I progetti affrontano anche il tema della valorizzazione dei siti archeologici nascosti, proponendo vegetazioni compatibili con la tutela del patrimonio sotterraneo. La prospettiva generale è quella di una rigenerazione ecologica che restituisce funzione, valore e senso collettivo a spazi compromessi.

5. Tutela della natura e valorizzazione della biodiversità. Le attività di ricerca dedicate alla tutela della natura pongono la biodiversità al centro delle strategie di sviluppo locale e territoriale. In particolare, le esperienze maturate nei contesti di ricostruzione post-sismica hanno consentito di promuovere modelli di rinascita fondati su pratiche sostenibili, agro-silvo-pastorali e su un turismo diffuso e responsabile. La natura è interpretata come risorsa attiva, capace di orientare politiche di resilienza e di prevenzione del rischio. I progetti territoriali propongono una lettura integrata dei paesaggi rurali e montani, in cui la biodiversità diventa motore di rigenerazione economica e strumento di riconoscimento identitario.

6.  Biodiversità e benessere. Il rapporto tra natura e benessere costituisce un campo di ricerca emergente che mette in relazione la dimensione ecologica con quella psico-sociale. Gli studi esplorano come il contatto con l’ambiente naturale contribuisca alla salute mentale e alla qualità della vita, delineando nuovi modelli di spazi terapeutici e inclusivi. Attraverso il riuso di strutture dismesse, in particolare ex complessi ospedalieri, vengono sperimentati progetti che coniugano cura, socialità e biodiversità. I giardini, i parchi e gli orti vengono reinterpretati come dispositivi di welfare urbano, capaci di integrare percorsi di cura, formazione e lavoro per persone fragili. La natura diventa così parte attiva dei processi di guarigione, educazione e coesione sociale.

Keywords

architettura del paesaggio
progetto di paesaggio
biodiversità
transizione
inclusione
infrastrutture verdi
forestazione urbana
cambiamenti climatici

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