I miei interessi di ricerca vertono sulla letteratura italiana ipermoderna e sul global novel, con un focus principale sulla letteratura translingue, dell'esilio e del dispatrio. In questo ambito di studi, mi sono concentrata principalmente sul rapporto tra la lingua materna e la L2, e sugli effetti espressivi e linguistici di questa intersezione tra lingue (si veda la monografia Letteratura-mondo italiana, oltre ai volumi su Carmine Abate e Julio Monteiro Martins). Tale direttrice ha condotto a un approfondimento di Luigi Meneghello, la cui opera è stata ripercorsa sotto la lente del dispatrio, domandandosi inoltre quanto la lingua d'adozione e il ritorno al dialetto materno abbiano potuto fungere, nell'autore maldense, come 'esorcismo' dall'esperienza del fascismo.
Da questa domanda è nata un ulteriore linea di studio, da cui è nato un Progetto di Ateneo 2020 dal titolo :"Strapparsi di dosso il fascismo. Il ruolo della retorica e della pedagogia di regime nella generazione del Ventennio", che mira riportare l'attenzione critica sul tema della lingua e della didattica scolastica del regime, e a riconsiderare la tensione atieroica e antiretorica di parte della letteratura neorealista e tardoneorealista come opposizione e contronarrazione del fascismo stesso.
Collaboro all'Edizione Nazionale Luigi Pirandello, avendo in curatela le raccolte "La mosca" e "Il viaggio" delle Novelle per un anno
Mi occupo, infine, anche di epica e lirica rinascimentale, con particolare riguardo alle figure di Bernardo e Torquato Tasso, e alla poesia spirituale durante l’epoca del Concilio di Trento.
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