architettura

Disasters Otherwhere. New Forms of Complexity for Architecture

After every catastrophe, the importance of the building context and its effects in any environmental disaster becomes clear – whether such disasters are natural or human-induced.
This is true, although less evident, in humanitarian disasters caused by wars and conflicts as well as social hardship – which in most cases is related to problematic living conditions – whether they are inadequate, lacking, denied or lost.

Presentazione

Per statuto culturale l’archeologia è condannata alla separatezza. Il riconoscimento del bene in quanto tale, in ciascun momento della storia ne ri-determina il valore ponendolo automaticamente in uno spazio altro ad esso dedicato. D’altra parte il culto delle antichità non poteva evolvere in altra direzione.

La natura dell'architettura

Il rapporto natura/architettura chiama in causa la più generale e inclusiva relazione tra natura e cultura all’interno della
quale s’inscrive. Un’endiadi, quest’ultima, che nel sentire comune rimanda a un’ipotetica simulazione di opposti, a un codice che da tempo si utilizza solo per convenzione. Limitando il campo al tema specifico è bene esplicitare il senso che i due
termini dei quali ci occupiamo assumono oggi nelle loro reciproche interazioni. Dall’origine del pensiero e nella storia della

Kengo Kuma e la vocazione del piccolo. Progettare per la moda

L'architetto giapponese Kengo Kuma si può comprender solo attraverso l’ossimoro. In lui coesistono, come detto, le contraddizioni del Giappone e dell’uomo che: vuole “cancellare l’architettura” mentre la realizza; insegue i piccoli incarichi fuori dai centri urbani e progetta lo stadio per le Olimpiadi di Tokyo 2020; si immerge con pervicacia nelle tragedie dello Tsunami del 2011, dell’incubo atomico di Fukishima e degli sfollati al terremoto mentre dialoga col mercato della vanità e del lusso.

Zao/Standardarchitecture.L’Hutong, un modello sociale ed etico

Il concetto di comunità e di etica all’interno della tradizione confuciana è fedelmente riassunto, nelle città cinesi, dalla vivace interazione tra Hutong e Siheyuan: strutture architettoniche che si avviano verso un rapido oblio. Nella capitale cinese, in equilibrio precario tra cancellazione dell’antico, modernità e rispetto delle tracce del passato, si muove il lavoro dello studio cinese ZAO/Standararchitetcure e in particolare di due progetti a Pechino: Micro Hutong e Co-Living.

Architettura tra due mari Radici e trasformazioni architettoniche e urbane tra Russia, Caucaso e Asia centrale

La prima parte del volume, contiene un serie di articoli di Leone Spita, Marco Sorrentino, Anna Hunanyan, Valeriya Klets, Luca Reale e Sabrina Leone, incentrati su temi più specificatamente legati all’architettura e sullo sviluppo urbano di questa area geografica contenuta tra il Mar Nero e il Mar Caspio.

Imperi-Stati-Nazioni e il pensiero dello spazio. La rinascita e la perdita: multiculturalismo e trasformazioni architettoniche-urbane nel Caucaso meridionale e nel bacino del Caspio

Le città del Caucaso meridionale e dell’Asia Centrale costituiscono un terreno di studio quasi del tutto inesplorato per gli architetti. In questo testo si vogliono investigare i cambiamenti socio-economici, architettonici e urbani che sono avvenuti negli ultimi venti anni nei territori che appartengono ad alcune Repubbliche ex sovietiche”.

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