Linguaggio

Perché filosofia sociale? Un approccio pragmatico-linguistico

In questo articolo suggerisco di intendere l’‘umano’ come ‘storico-sociale’, entro cui la relazione e anzi la pluralità e varietà di effettuali e ramificate relazioni, sia temporali sia locali, prevalgono o meglio risultano costitutive rispetto alle entità costituenti o punti di coagulo; anche in forza dello specifico sguardo riflessivo che la filosofia ha saputo aprire.

Intersoggettività e condizione linguistica

Il linguaggio fra individuale e universale: Schleiermacher. Linguaggio e differenza ontologica; la "svolta" e il linguaggio della differenza in Heidegger. La "urbanizzazione" di Heidegger, l'orizzonte storico-linguistico e la linguisticità come dialogo: Gadamer. La "via lunga" del linguaggio in Ricoeur, Simbolo, parola, discorso. L'autonomia del testo. Attraverso questi passaggi, il saggio respinge l'ottica determinista ed individua nel linguaggio uno spazio cruciale della tensione fra soggetto e intersoggettività.

Fair Game. Stili e linguaggi della comunicazione sportiva.

Il linguaggio ha, per sua natura, un carattere particolarmente dinamico e cangiante. Si rinnova costantemente per esprimere significati e orientamenti, utili a rappresentare tempi e spazi. In questo divenire, lo sport è uno di contenuti più utilizzati per raccontare i cambiamenti sociali, ma è anche un sistema sociale complesso che utilizza la comunicazione per dialogare e concorrere allo sviluppo della società.

Il "progetto" storico oltre confine. Manfredo Tafuri negli Stati Uniti

Nell’aprile del 1974 Diana Agrest invita Manfredo Tafuri a tenere una lecture alla conferenza “Practice, Theory and Politics in Architecture,” a Princenton. Nello stesso anno il testo dell’intervento di Tafuri viene tradotto e pubblicato sulle pagine di Oppositions con il titolo “L’Architecture dans le Boudoir: The Language of Criticism and the Criticism of Language”.

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