Intervento farmacologico inibente la differenziazione delle cellule mieloidi verso un fenotipo calcificante

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità nei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2 (DM2). La differenziazione dei monociti verso un fenotipo osteoblasto-simile sottoforma di cellule mieloidi calcificanti (CMC) ha dimostrato di contribuire alla patogenesi delle malattie cardiovascolari e alla calcificazione vascolare nel diabete mellito. Tuttaviae, al momento non sono stati proposti interventi farmacologici mirati alle CMC. Il pioglitazone, un PPARγ agonista ampiamente utilizzato in diabetologia, risulta associato ad un minor rischio di eventi cardiovascolari ed è in grado di inibire sia l'osteoblastogenesi che l'attivazione dei monociti. Pertanto, l'attivazione di PPARγ potrebbe essere la via di segnalazione che regolarizza i livelli di CMC nel diabete mellito. Inoltre, gli agonisti recettoriali del GLP1 (GLP1-RA) sono una strategia terapeutica innovativa per la cura del diabete mellito con un significativo impatto sia sul rischio cardiovascolare che sui marcatori infiammatori. Obiettivo dello studio è la valutazione degli effetti a breve-medio termine del PPARγ agonista (pioglitazone) e dei GLP1-RA sui livelli circolanti di CMC in soggetti affetti da DM. Inoltre, saranno studiati gli effetti di pioglitazone, exenadin-4 e metformina, quest’ultima terapia di prima linea nel diabete mellito, sull'acquisizione di un fenotipo osteoblasto-simile di monociti umani periferici in coltura.

Responsabile del Gruppo

Raffaella Buzzetti

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma