cripta

Il complesso monumentale di San Valentino nell’area Flaminia a Roma. Storia, riscoperta e valorizzazione di un sito archeologico

Ricerca nata nell’ambito del dottorato in Storia e Restauro dell’Architettura XXI ciclo e sviluppatasi poi ulteriormente che, partendo da un’indagine approfondita su documenti d’archivio e bibliografici e dall’esame del contesto storico-architettonico di riferimento sul culto dei martiri, le basiliche e i cimiteri paleocristiani, attraverso un nuovo accurato rilievo e a un’attenta osservazione diretta degli elementi architettonici e tecnologici, mai svolta in maniera sistematica fino ad allora, ha condotto a una nuova lettura di tali elementi e una concreta ipotesi su alcune fasi inedite de

Il complesso monumentale di S. Valentino nell'Area Flaminia a Roma. Storia, riscoperta e valorizzazione di un sito archeologico

Il lavoro prende in considerazione un monumento apparentemente ai margini del panorama storico-architettonico, mettendone in evidenza, attraverso un’attenta riflessione storico-critica, le valenze insite e gli elementi di originalità che contribuiscono a delinearne un ruolo di maggior importanza nello scenario della Roma paleocristiana e altomedievale.

Le cripte nelle chiese cristiane. Questioni di fede e di architettura

La definizione di cripta ci riconduce comunemente all’architettura cristiana per la quale sta a indicare un ambiente o un insieme variamente articolato di ambienti, posto al di sotto dell’area presbiteriale di un edificio sacro, in cui vengono custodite e venerate spoglie o reliquie di martiri e santi. Ma il termine, inteso in senso più strettamente etimologico, era già in uso nell’Antichità greca e romana per designare ambienti e passaggi ipogei naturali o artificiali annessi ad edifici residenziali, da spettacolo e sacri. Sebbene solo dalla fine del VI secolo d.C.

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