anarchismo

Tra ribellione e conservazione. Monte Verità e la cultura tedesca

Il volume raccoglie gli atti di un convegno dal titolo omonimo, tenutosi a Roma dal 29 al 30 novembre 2017, per illuminare un capitolo poco noto in Italia della storia alternativa tedesca, ovvero la fondazione, nel 1900, di una comunità alternativa sulle colline sopra Ascona e prospicienti il Lago Maggiore. La località, chiamata "Monte Verità" attrasse fin da subito un variegato mondo di pensatori alternativi, nudisti, vegetariani, esoteristi, anarchici e ballerini, alla ricerca di nuove modalità di espressione della propria esistenza

Amilcare Cipriani tra l'Italia e la Francia (1881-1914). Eroe, mito, celebrità

Il saggio traccia un profilo biografico del rivoluzionario romagnolo Amilcare Cipriani (1843-1918) - garibaldino, comunardo, anarchico - selezionando, tra i molti accadimenti della sua tumultuosa esistenza, quelli che concorsero a farne uno degli eroi più popolari non solo dell’Italia “rossa”, ma anche della gauche francese negli anni a cavallo tra i due secoli.

L'anarchismo. Teoria, pratica, storia

Il testo che si propone costituisce un'introduzione critica al pensiero e alla pratica dell’anarchismo, considerato in rapporto a tre dimensioni fondamentali: come filosofia politica, come insieme di pratiche per il cambiamento sociale e come movimento storico-politico. Il cap. 1 è dedicato a definire la fattispecie generale dell’anarchismo, confrontandosi con le varie proposte di definizione offerte nel corso degli ultimi tre secoli. Il cap. 2 passa in rassegna le varie critiche anarchiche all’ordine esistente per come plasmato e assicurato dalla statualità moderna. Il cap.

Anarchia

Andando oltre la corrente accezione spregiativa riferita al termine "anarchia", l'articolo si propone, attraverso la storia della parola e dei suoi usi, di indagare il legame con un certo tipo di architettura politica.

La forza dei sentimenti. Anarchici e socialisti in Italia (1870-1900)

Il libro descrive le passioni e i sentimenti che animavano i rivoluzionari italiani dell'Ottocento. Carteggi e diari, autobiografie e memorie illuminano le ragioni di una militanza che - tra esaltazioni e disillusioni, arresti e clandestinità, esilio e manicomi - assunse per molti i tratti di una vera e propria scommessa esistenziale. La scelta della rivoluzione fu generata da uno slancio etico verso un mondo più giusto, prima che da una coerente adesione ideologica a una dottrina politica.

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