Ancona

Palazzo Ferretti ad Ancona. Primo approccio e ipotesi sul progetto originario

Il saggio affronta la storia di uno dei più importanti edifici privati di Ancona, il palazzo che Angelo Ferretti si fece costruire verso il 1540 sul colle Guasco. Per mole e qualità architettonica si tratta di una delle fabbriche più importanti della città dorica. Ciononostante il palazzo non è stato oggetto di particolari attenzioni da parte della storiografia. L'attenzione si è invece concentrata soprattutto sulla decorazione pittorica interna, attribuita a Pellegrino Tibaldi, alla cui responsabilità progettuale l'edificio per molto tempo è stato riferito.

«Fu tanto parziale di questo Virtuoso». Su Angelo Ferretti committente di Pellegrino Tibaldi

Il saggio affronta, con documentazione inedita, la presenza di Pellegrino Tibaldi ad Ancona negli anni'50-'60 del Cinquecento. In particolare, sulla base di un disegno verosimilmente autografo già edito ma non identificato, ricostruisce le vicende di un edificio commissionato da Angelo Ferretti in piazza Grande, l'attuale piazza del Plebiscito. L'analisi stilistica del foglio consente un'attendibile datazione dello stesso, evidenziando in Pellegrino la conoscenza della coeva architettura romana.

«Deliberò edificare un palazzo novo… ». Angelo Ferretti nobile anconitano e il suo palazzo sul colle Guasco

Il saggio affronta la storia di uno dei più importanti edifici privati di Ancona, il palazzo che Angelo Ferretti si fece costruire verso il 1540 sul colle Guasco. Per mole e qualità architettonica si tratta di una delle fabbriche più importanti della città dorica. Ciononostante il palazzo non è stato oggetto di particolari attenzioni da parte della storiografia. L'attenzione si è invece concentrata soprattutto sulla decorazione pittorica interna, attribuita a Pellegrino Tibaldi, alla cui responsabilità progettuale l'edificio per molto tempo è stato riferito.

La Marca. Un'identità plurale

L'introduzione al volume ripercorre la fortuna critica dell'architettura marchigiana dal '500 al '700, basandosi sulle osservazioni di autori italiani e stranieri, geografi, letterati e viaggiatori. Defilate per la loro posizione geografica, ma collegate dal mare ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo, le Marche sono state spesso trascurate in ambito storico-artistico, per quanto importanti artisti e architetti vi siano nati o vi abbiano lasciato tracce non indifferenti del loro soggiorno.

L’incostante provincia. Architettura e città nella Marca pontificia 1450-1750

Pur avendo dato i natali a grandi maestri (Bramante, Raffaello), e sebbene importanti architetti vi abbiano lasciato tracce non indifferenti del loro passaggio (Francesco di Giorgio Martini, Gerolamo Genga, Antonio da Sangallo il Giovane, Pellegrino Tibaldi, Luigi Vanvitelli), le Marche sono state spesso considerate, per ragioni storiche e geografiche, una realtà periferica negli studi di storia dell’arte e dell’architettura.

Un misterioso caso di collezionismo ad Ancona. I ritagli miniati della Biblioteca della Soprintendenza Archeologica delle Marche

L'articolo presenta un'inedita collezione di ritagli miniati conservata presso la Soprintendenza Archeologica di Ancona. I ritagli vengono classificati in diversi gruppi e identificati come provenienti da diversi libri liturgici domenicani, eseguiti verosimilmente ad Ancona tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo.

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