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Il “disegno” di artisti nelle operazioni progettuali, verso la legge del 2 per cento

La crisi del 1929 diede avvio ad una serie di iniziative, volte a risollevare la sorte della produzione artistica, che culminarono con l’emanazione della legge del 2 per cento del 1949. Il presente contributo indaga il periodo antecedente la legge, quando le operazioni progettuali già erano indirizzate al coinvolgimento di artisti e portarono a risultati molto interessanti di integrazione tra arte e architettura. Il censimento di queste opere d’arte, finalizzato ad una successiva disamina critico-interpretativa, sta avvenendo attraverso un database appositamente strutturato.

Prefazione

Presentazione del lavoro svolto per la ricostruzione dell'archivio del Ministero delle Corporazioni. Le fonti per la storia del Ministero delle Corporazioni risultano essere fondamentali per capire i diversi passaggi storico-economici avutisi in Italia dall'Unità alla Repubblica e soprattutto per ricostruire il filo rosso che lega la politica economica messa in atto dallo stato liberale, quindi da quello fascista ed infine da quello repubblicano.

L’archivio scomparso: il Ministero delle corporazioni

L’archivio del Ministero delle corporazioni sarebbe una fonte di primaria importanza per la comprensione delle vicende economiche del ventennio fascista e delle continuità e discontinuità che si ebbero con le politiche dei governi liberali e repubblicani. L’archivio, tuttavia, è andato perduto quasi totalmente. L’articolo analizza le cause che hanno portato alla scomparsa dell’archivio, ricostruendone le vicende durante il periodo bellico e la concatenazione di eventi che ne hanno determinata la scomparsa.

Vent’anni senza memoria. La scomparsa dell’archivio del Ministero delle corporazioni

La relazione ricostruisce le vicende dell’archivio del Ministero delle corporazioni, principale organo economico del periodo fascista, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Si analizzano le cause che hanno portato alla quasi totale sparizione dell’archivio ministeriale ricercandole attraverso l’analisi di fonti dirette e indirette e attraverso le parole di chi era presente ai fatti e di chi si è recato nei depositi del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato per ricercare le carte e ne ha constatato lo stato di totale incuria

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