cities

Les grands événements et le rôle des expositions. art et culture de l’Expo 1911 à Rome

This work is inspired by the observation that an increasing number of cities compete to seize the opportunity to host events in general, especially those that are defined in the literature as mega-events. The work aims to find possible answers to the question of the link that binds the fate of the events, especially major events, with that of the city. This work also seeks to highlight a particular case of the mega-event, the International Exhibition in Rome in 1911, little known in the literature.

How to foster cities resilient to the COVID-19 pandemic through Urban Health strategies

Background - The ongoing pandemic of COVID-19, which nowadays has exceeded 2.5 million notified infections in the world and about 200,000 deaths, is a strong reminder that urbanization has changed the way that people and communities live, work, and interact, and it's necessary to make the systems and local capacities resilient to prevent the spread of infectious diseases. How we can re-design the concept of Public Health in relation to the built environment and the contemporary cities?

Urban public health, a multidisciplinary approach

Urban environment is a highly complex interactive socio-physical system, with competing expectations and priorities. Public health interventions have always had a fundamental role in the control of diseases in cities. WHO considers urbanization as one of the key challenges for public health in the twenty-first century, since cities offer significant opportunities to improve public health if health-enhancing policies and actions are promoted. A multidisciplinary approach is required, but the basic differences existing between technical and health disciplines make the interaction difficult.

Cities and Self-organization

In the contemporary city, we are today more and more witnessing different practices and processes of “re-appropriation of space”: regeneration of empty buildings, spaces of cultural production, urban gardens, green areas given renewed significance and re-shaped public spaces, and so on. Beside this, we could also mention experimentations that are activating new social services and welfare spaces, and finally squatting projects, which are defining different modes of co-existence, housing and service provision.

Partecipazione e innovazione sociale: riappropriarsi del rapporto con la terra, tra produzione e servizi periurbani

Alcuni punti di forza per una prospettiva e una politica sostenibili e integrate sono: consumo di suolo zero, integrazione con i cicli naturali, funzionalità ecologica, qualità dei prodotti, polifunzionalità, coinvolgimento delle forze sociali, economia circolare, valorizzazione e riappropriazione dei luoghi

Città fai-da-te. Tra antagonismo e cittadinanza. Storie di autorganizzazione urbana

Le città sono attraversate da pratiche e processi di appropriazione e riappropriazione, da forme diffuse di autorganizzazione, da attività e iniziative autogestite, da nuove pratiche di convivenza, da movimenti urbani che cercano di praticare una diversa idea di città. Si tratta di un vasto fermento che interessa, anche se in modi molto diversificati, tutte le città del mondo.

Fuori raccordo. Abitare l’altra Roma

Il vasto territorio abitato, e sempre più urbanizzato, che si è sviluppato intorno al Grande Raccordo Anulare e al di fuori di esso, ma pur sempre nel territorio comunale di Roma, costituisce la realtà che più balza agli occhi se si guarda allo sviluppo urbano recente della capitale. Questa realtà in continua espansione, che è difficile chiamare “città” nel senso tradizionale che davamo alla parola, è oggi la parte più dinamica della capitale e da molti viene considerata la nuova periferia, quella più estrema.

Riappropriazione della città e autorganizzazione

La fertile riflessione di Lefebvre sul “diritto alla città”, poi ripresa da tanti altri autori, ha dato origine a molte discussioni, critiche, posizioni differenti e accesi dibattiti. Lo stimolo di tale riflessione ci interroga ancora oggi, perché molte sono le disuguaglianze, le esclusioni, le difficoltà che crea la città contemporanea. Le nostre città sono ancora segnate da profonde disuguaglianze. Il sistema economico globale che prevale oggi nel mondo produce costitutivamente disuguaglianze, in qualche modo ha bisogno delle disuguaglianze.

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