critica

Saper vedere lo spazio. Strumenti critici per la formazione dell’architetto

Lo spazio come protagonista dell’architettura è uno dei principali temi dell’insegnamento di Bruno Zevi. Per questo si è scelto di intitolare la mostra, nell'ambito del convegno tenutosi presso la Facoltà di Architettura Sapienza di Roma, in occasione del centenario dalla nascita dello storico, Saper vedere lo spazio, riprendendo il celebre Saper vedere l’architettura e modificandolo per mettere in evidenza che per Zevi ciò che caratterizza l’architettura è lo spazio e la vita al suo interno è ciò che le dà senso.

Via il piombo dalle ali!

Ancora oggi riconosciamo un approccio italiano all'architettura che passa attraverso l’esaltazione delle sue “qualità ideali”; a questo, si affianca un secondo approccio al progetto, inteso questa volta come portatore di “qualità diffusa”. Queste due modalità “di inizio millennio” sono il frutto riveduto e corretto (mitigato nel primo caso, reso antimimetico nel secondo) degli approcci eroici e della coazione all’ambientamento, entrambi tipici del secondo Novecento.

Il "progetto" storico oltre confine. Manfredo Tafuri negli Stati Uniti

Nell’aprile del 1974 Diana Agrest invita Manfredo Tafuri a tenere una lecture alla conferenza “Practice, Theory and Politics in Architecture,” a Princenton. Nello stesso anno il testo dell’intervento di Tafuri viene tradotto e pubblicato sulle pagine di Oppositions con il titolo “L’Architecture dans le Boudoir: The Language of Criticism and the Criticism of Language”.

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