diritto comparato

Introduzione al diritto comparato

Questa Introduzione al diritto comparato offre una sintesi dei principali aspetti della materia, articolati lungo tre principali quesiti: cosa, perché e come comparare. L’analisi degli oggetti della comparazione muove dalle nozioni di diritto sorte dalla critica all’approccio positivista, lo studio dei suoi scopi si sofferma sulle classificazioni più diffuse e sugli approcci alla mutazione giuridica, mentre i metodi sono analizzati in quanto funzionali a produrre confronti unificanti o al contrario identitari.

Imparare dalla storia. Rilfessione sul metodo del diritto comparato e sul ruolo dei suoi cultori

Although legal comparison emphasises its connection with history, the use of the structuralist method leads to neglect the temporal dimension in the study of law and thus to develop a scientistic approach. To overcome it, the contribution of comparative history and in particular the lesson of Marc Bloch are of great importance, since he used comparison to stress peculiarities.

L’interpretazione delle clausole generali e il running the business giurisprudenziale. Spunti di diritto comparato

Un settore nel quale non è chiara l’intensità con la quale sono applicabili le clausole generali e nell’ambito del quale esse possono avere un notevole impatto è quello del diritto commerciale (comprensivo del diritto societario, fallimentare ecc.).
Il pericolo è, quindi, che tale utilizzo da parte dei giudici realizzi una limitazione della libertà contrattuale delle parti, un travolgimento delle obbligazioni assunte da chi abbia concluso un negozio.

La natura polifunzionale della responsabilità civile. dai punitive damages ai risarcimenti punitivi. Origini, evoluzioni giurisprudenziali e prospettive di diritto comparato

L'attenzione da parte della letteratura giuridica italiana verso forme risarcitorie sui generis ed innovative rispetto a quelle tradizionali è sempre crescente. Peculiare è lo sguardo che il giurista comparatista ha rivolto verso strumenti giuridici finalizzati ad attribuire all'istituto del risarcimento del danno anche una funzione deterrente e sanzionatoria, oltre che compensativa e risarcitoria.

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