Ermeneutica giuridica e teoria dell'interpretazione
l'articolo intende discutere i rapporti tra l'ermeneutica giuridica e il sistema di funzioni
l'articolo intende discutere i rapporti tra l'ermeneutica giuridica e il sistema di funzioni
The present contribution considers the intellectual profile of Friedrich Schleiermacher, who is placed by Dilthey at the origins of contemporary hermeneutics. We will here consider three points of view: his socio-cultural context of origin (Romanticism); his concept of religious experience - which is distinct but not separate from religious institutions; the consequences of this conception on the methodological level of textual exegesis, in which "psychological interpretation" is intertwined with "grammatical interpretation".
Il saggio ricostruisce il pensiero sociologico di Andrea Bixio, teso ad indagare l'esperienza sociale attraverso l'analisi delle concettualizzazioni filosofiche, giuridiche e culturali ad essa correlate; un pensiero, dunque, orientato, secondo un'ermeneutica genealogica, alla comprensione concettuale della sociologia.
Il testo discute la relazione di Vincent Holzer, “La raison à l’épreuve de la christologie”, seguendo il filo della messa in questione della teologia moderna e facendo vedere come una vicenda parallela di confronto problematico con la rivelazione si dà anche nella filosofia della religione nel suo sorgere moderno, tra Kant e Hegel.
Nelle pagine che seguono svolgerò alcune considerazioni sull’interpretazione del fenomeno religioso proposta da Trincia ne Il Dio di Freud. Comincerò con una esposizione della sua lettura, per poi verificare se, alla luce di questo peculiare orizzonte ermeneutico, il postulato freudiano della connessione tra religione e istituzione sociale riveli l’espressione di una preferenza valoriale per una certa forma di vita associata. Se, cioè, in Freud, al variare del ruolo svolto dalla religione corrisponda o meno, una diversa, e forse preferibile, configurazione della società.
Tra l’inizio degli anni Sessanta e la prima metà degli anni Settanta si è svolto un confronto tra Jacques Derrida e Michel Foucault
divenuto ormai famoso. Al cuore di questo dialogo a distanza c’è una divergente visione del rapporto tra follia e ragione. Le due posizioni
Il linguaggio fra individuale e universale: Schleiermacher. Linguaggio e differenza ontologica; la "svolta" e il linguaggio della differenza in Heidegger. La "urbanizzazione" di Heidegger, l'orizzonte storico-linguistico e la linguisticità come dialogo: Gadamer. La "via lunga" del linguaggio in Ricoeur, Simbolo, parola, discorso. L'autonomia del testo. Attraverso questi passaggi, il saggio respinge l'ottica determinista ed individua nel linguaggio uno spazio cruciale della tensione fra soggetto e intersoggettività.
Il linguaggio svolge una funzione cruciale e non solo strumentale; ma non va inteso secondo modelli deterministi. Un importante precursore: Friederich Schleiermacher. Martin Heidegger: in cammino verso il linguaggio. Hans-Georg Gadamer: il linguaggio è nel dialogo.
Confronto fra Bourdieu e Heidegger
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