giornalismo

Il critico narrante. Romanzi e novelle di Ugo Ojetti (1894-1922)

La monografia indaga l’ampia produzione narrativa di Ugo Ojetti, autore di romanzi e di varie raccolte di novelle, mostrandone il legame con la parallela attività di critico e giornalista e inquadrandola nel contesto storico-culturale di fine Ottocento-inizio Novecento, con particolare attenzione al dialogo instaurato con i protagonisti dello scenario letterario coevo (in particolare Capuana, d’Annunzio, Pirandello)

Dalle fake news all’infodemia. I disordini dell’informazione sul Covid e il ruolo del giornalismo.

Il saggio si propone di riflettere sul ruolo del giornalismo e del sistema dell'informazione in un contesto di emergenza, come quello causato dalla pandemia di Covid-19, nel contrasto ai disordini dell'informazione, che durante la pandemia hanno raggiunto un livello tale da far parlare di infodemia.

Una issue al servizio dei talk-show. La rappresentazione del fenomeno migratorio nei format televisivi d’approfondimento in Italia

Il paper mira ad analizzare la rappresentazione della migrazione e le cor- nici narrative utilizzate nei talk show a seguito degli attacchi terroristici che hanno colpito l’Europa a partire dal 2015. Nonostante l’indubbia rilevanza di tale format nel sistema televisivo contemporaneo, grazie soprattutto alla capacità di raggiungere un ampio numero di spettatori, risultano, ad oggi, ancora pochi gli studi empirici nazionali e internazionali declinati in tale direzione.

Media e informazione alla prova dell’emergenza Covid. Note dalla ricerca “Media for Democracy Monitor 2020”

Questo contributo si pone quale output dell’edizione 2020 di Media for Democracy Monitor (MDM), con particolare riferimento ai risultati di ricerca inerenti all’impatto dell’emergenza Covid-19 sul sistema dei media e sull’industria del giornalismo nei diciotto Paesi coinvolti nella ricerca (Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Islanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Svizzera, Corea del Sud e Regno Unito).

Sul paradosso dello smart working applicato al giornalismo

Lo straordinario laboratorio sociale forzosamente garantito dall’esperienza del lockdown ha certamente fornito dati di grande interesse circa la possibilità di una più consapevole integrazione delle tecnologie digitali a disposizione nei contesti lavorativi e non solo. Tuttavia, la repentina conversione delle diverse attività lavorative al paradigma dello “smart working” ha condotto a più di un cortocircuito, e ancor più complicata appare la situazione allorquando la professione in esame è quella giornalistica.

Introduzione

Le vicende di Israele hanno rappresentato un argomento di notevole interesse per i media e la società italiana sin dalla nascita dello Stato. I saggi raccolti in questo volume, sulla base di una periodizzazione originale, ricostruiscono e analizzano orientamenti, rappresentazioni, stereotipi, con cui giornalisti, intellettuali e politici italiani hanno intrepretato questa nuova e complessa realtà, nel quadro dei grandi eventi della politica nazionale e internazionale.

“L’informazione come scandalo”. Dall’iperrealtà dell’industria dell’informazione alle fake news del sistema mediale ibrido.

Nel 1992 Jean Baudrillard riferendosi all’ultimo degli innumerevoli casi di falsi e bufale diffuse nel corso della storia del giornalismo moderno che quella «sorta di indignazione morale» non aveva solo sollevato il problema dello scandalo della “disinformazione” quanto piuttosto dell’informazione stessa in quanto scandalo.

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