Per finire. Dieci idee per il data journalism
Alcune riflessioni conclusive sul Data Journalism
Alcune riflessioni conclusive sul Data Journalism
L’intervento presenta i primi esiti di una ricerca dedicata alla presenza sulla stampa periodica
delle principali autrici italiane fra il 1943 e il 1956. Il lavoro costituisce uno degli ambiti di
indagine di un vasto progetto di ricerca dal titolo Alle origini della Repubblica: scrittrici e
intellettuali italiane protagoniste nella costruzione di una nuova cultura, coordinato da Marina
Zancan e promosso dalla Fondazione Badaracco di Milano e da Sapienza Università di
Roma.
Il capitolo mira ad analizzare, nei due campi non a caso così spesso metaforicamente interconnessi dello sport e della politica, è la tendenza del giornalista a ritagliare per sé stesso un ruolo nuovo di opinion leader, volto a farsi protagonista più che interprete dei rapporti tra sport e giornalismo e tra politica e giornalismo.
Nei rimandi tra le diverse parti di questo
libro, la lettura del prodotto cinematografico (e non solo)
attraverso i riferimenti enogastronomici diviene una parte
di quella piattaforma di innovazione comunicativa, rivelatrice
dei cambiamenti antropologici del soggetto moderno,
che è il media entertainment. Tale connubio interpretativo
rappresenta un’applicazione diretta delle nuove forme in
cui si esprime l’analisi di oggetti e trend cultuali, il loro posizionamento
nell’ampio set di prodotti dell’industria dei
Il contributo consiste nella presentazione delle basi teoriche e dell’impianto metodologico di un progetto di ricerca sul micromachismo nel giornalismo italiano, volto a ricercare frame, costrutti narrativi ed espressioni linguistiche caratterizzati da forme sottili di sessismo, alla luce di quello che Glick e Fiske chiamano “sessismo benevolo” (1996) e Bonino Mendez “micromachismo” (1991).
Abstract: Le testate giornalistiche, le fonti ufficiali di informazione, i quotidiani sono risorse informative ancora autorevoli per i cittadini interessati alla politica? Partendo dalla campagna elettorale per le elezioni del sindaco e del Consiglio comunale di Roma, conclusasi a giugno 2016, abbiamo cercato di rispondere a questa domanda analizzando le pratiche di newsharing degli utenti condotte sulla piattaforma Twitter.
La storia pubblica, mediale, dell’Italia come paese di immigrazione nasce nel secolo scorso. Se durante gli anni Ottanta il saldo migratorio diventa positivo, fino al 1989-90 l’opinione pubblica non pare accorgersi del mutamento in corso nel suo tessuto sociale. Sono due le modalità a costituire il ritratto di questo profondo mutamento sociale: l’emergenza del dibattito politico o della «tragedia del mare» oppure il rumore di fondo dei singoli crimini commessi da giovani immigrati.
La ricerca sui media e la comunicazione è ricorsa all’ottica comparativa come strumento per indagare differenze e similarità tra le molteplici declinazioni mediali che si affermano nei singoli stati o contesti.
In questo volume si affronteranno vantaggi e
I media giocano un ruolo centrale nel processo di costruzione simbolica e sociale della realtà: l’informazione definisce i contorni delle identità e delle politiche pubbliche in modo particolarmente evidente nella rappresentazione delle migrazioni. Le ricerche che negli anni l’hanno indagata restituiscono un panorama disegnato da alcuni frame consolidati, un repertorio di immagini ricorrenti, rappresentazioni iconiche dello straniero, del “diverso”, del “nemico” e del “male”.
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