Hauriou

La teoria dell'istituzione e della fondazione (Saggio di vitalismo sociale)

Come nasce una società? Qual è l’origine del legame sociale? Di cosa è
fatto il comune di una comunità? È solo con la pubblicazione di La teoria
dell’istituzione e della fondazione che, dopo un’indagine più che ventennale,
Hauriou presenta una definitiva, e per larghi tratti rivoluzionaria, risposta
a una serie di cruciali interrogativi sulla natura e la grammatica del sociale.
Prendendo parte da protagonista a un dibattito che segna un punto di non
ritorno per la totalità delle scienze sociali dei primi anni del Novecento, in

Il diritto della vita. Sull'inquietudine di Hauriou

Le idee, si sa, non nascono dal nulla, e anzi per Hauriou non nascono affatto, se è vero, come ci avvisa un passo famoso del saggio del 1925 qui tradotto, che «non esistono creatori di idee, ma soltanto scopritori di idee». Né c’è da aspettarsi che un concetto così consustanziale alla storia occidentale, qual è quello di istituzione, non possa vantare progenitori illustri, talvolta disconosciuti, e ancor più noti esegeti, critici e catalogatori (per limitarci già solo alla triade Tocqueville-Marx-Weber, tanto prossima alla Francia della Terza Repubblica).

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