La teoria dell'istituzione e della fondazione (Saggio di vitalismo sociale)
Come nasce una società? Qual è l’origine del legame sociale? Di cosa è
fatto il comune di una comunità? È solo con la pubblicazione di La teoria
dell’istituzione e della fondazione che, dopo un’indagine più che ventennale,
Hauriou presenta una definitiva, e per larghi tratti rivoluzionaria, risposta
a una serie di cruciali interrogativi sulla natura e la grammatica del sociale.
Prendendo parte da protagonista a un dibattito che segna un punto di non
ritorno per la totalità delle scienze sociali dei primi anni del Novecento, in
questo scritto, che viene unanimemente riconosciuto come il testo fondativo
dell’istituzionalismo giuridico, Hauriou delinea una compiuta teoria
sul significato e il fine delle istituzioni, intese quali contesti interazionali
necessari per il funzionamento di ogni società. L’approccio giuridico che
ne risulta, significativamente presentato come una peculiare forma di vitalismo,
appare una validissima alternativa alle più note teorie sull’origine
e sulle logiche distintive del sociale avanzate da pensatori appartenenti ad
ambiti assai diversi delle scienze sociali, da Durkheim a Tarde, da Bergson
alla coeva giuspubblicistica tedesca, autori con i quali Hauriou si confronta
(e spesso scontra) a ogni pagina. Un testo, in sintesi, che si presenta come
una lucidissima diagnosi e al contempo un tentativo di risposta a quella
crisi dello Stato che, da allora, accompagna come un’ombra il destino dei
sistemi politici occidentali.