Il diritto della vita. Sull'inquietudine di Hauriou
Le idee, si sa, non nascono dal nulla, e anzi per Hauriou non nascono affatto, se è vero, come ci avvisa un passo famoso del saggio del 1925 qui tradotto, che «non esistono creatori di idee, ma soltanto scopritori di idee». Né c’è da aspettarsi che un concetto così consustanziale alla storia occidentale, qual è quello di istituzione, non possa vantare progenitori illustri, talvolta disconosciuti, e ancor più noti esegeti, critici e catalogatori (per limitarci già solo alla triade Tocqueville-Marx-Weber, tanto prossima alla Francia della Terza Repubblica). Dunque, in questo quadro di più che blasonati lignaggi, quali l’originalità e la rilevanza del contributo di Hauriou alla riflessione sull’istituzione?