Informazione

La televisione della crisi. Emergenza sanitaria, informazione come bene comune e resilienza femminile nei palinsesti italiani

Il contributo analizza la rottura degli equilibri della programmazione televisiva italiana sotto la pressione dell’emergenza sanitaria.
A partire dalla fine di febbraio 2020 il centro mediato della società si è improvvisamente svuotato da opinionisti e spettacoli, per lasciar spazio all’unico grande show che non avremmo mai immaginato di dover far scorrere sugli schermi moltiplicati di televisori, computer e smartphone: lo spettacolo della paura e del dolore con protagonista l’ombra della morte e un giornalismo impreparato ad affrontare appieno la comunicazione scientifica.

“L’informazione come scandalo”. Dall’iperrealtà dell’industria dell’informazione alle fake news del sistema mediale ibrido.

Nel 1992 Jean Baudrillard riferendosi all’ultimo degli innumerevoli casi di falsi e bufale diffuse nel corso della storia del giornalismo moderno che quella «sorta di indignazione morale» non aveva solo sollevato il problema dello scandalo della “disinformazione” quanto piuttosto dell’informazione stessa in quanto scandalo.

La discussione politica dal mainstream al social e ritorno. Il caso “Gazebo” / “Propaganda Live”

In quanto trasmissione televisiva che si dimostri realmente costruita sull’interazione costante con la sua “controparte” social, in termini di “condivisione” della sua agenda con le sollecitazioni che provengono dall’ambiente Twitter (riferimenti a issue, attori politici, conversazioni dentro e fuori lo studio), Gazebo / Propaganda Live può consentire di rappresentare le istanze degli spettatori di entrambi gli “schermi”, e finanche di portare
alla visione del programma, e all’esposizione a contenuti informativi, un pubblico virtualmente fuori dalla Tv.

Introduzione. Ambienti ibridi e nuove forme della partecipazione

Senza, crediamo, tradire del tutto l’intenzione di Chadwick – definire una ibridazione che riguarda essenzialmente il sistema dei media e le pratiche di distribuzione e circolazione dei contenuti tra mezzi e canali – questo volume prova allora ad ampliare lo spazio in cui si esercita la sua definizione di ibridazione fino a lasciarle comprendere anche alcune pratiche agite sul territorio, dunque negli spazi più tradizionali dell’agire politico, in cui inevitabilmente si intrecciano le azioni comunicative e culturali in presenza e quelle abilitate dai social media.

Framing migrations. Frames and representations in Italian news media

I media giocano un ruolo centrale nel processo di costruzione simbolica e sociale della realtà: l’informazione definisce i contorni delle identità e delle politiche pubbliche in modo particolarmente evidente nella rappresentazione delle migrazioni. Le ricerche che negli anni l’hanno indagata restituiscono un panorama disegnato da alcuni frame consolidati, un repertorio di immagini ricorrenti, rappresentazioni iconiche dello straniero, del “diverso”, del “nemico” e del “male”.

Informazione e comunicazione nell'ordinamento giuridico italiano. Seconda edizione

La "società dell'informazione" in cui viviamo è caratterizzata da un assetto sociale e produttivo fondato sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Vi è quindi una relazione molto stretta fra acceso ai mezzi di comunicazione, pluralismo delle idee, libertà di espressione e, in ultima analisi, democrazia, poiché la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini alla vita politica, sociale ed ecnomica implica necessariamente la possiblità per ciascuno di accedere ad informazioni complete, vertiere, attendibili e riferibili ad una pluralità di punti di vista.

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