modernità

Il costituzionalismo degli antichi paragonato con quello dei moderni

Il costituzionalismo dei moderni è una dottrina politica che intende le istituzioni come un organismo nato per il rispetto dei diritti inalienabili dell'uomo attraverso il sistema della rappresentanza e della separazione dei poteri. Esso si differenzia da quello degli antichi, in cui invece le istituzioni non si concepiscono separate dai costumi e dalle tradizioni, che formano un cittadino integrato completamente con la vita della polis.

L'onda lunga del costituzionalismo, a cura di P. Armellini

Il costituzionalismo in età moderna e contemporanea ha vissuto diverse fasi in cui ha espresso la necessità di difendere attraverso garanzie costituzionali i diritti della persona e delle minoranze di fronte ai vari tipi di dispotismo dei principi e delle masse. I saggi qui presenti ne descrivono aspetti teorici rispetto all'odierno fenomeno della globalizzazione e aspetti storici rispetto alle sue principali teorizzazioni dottrinali.

Terrore e modernità

Sminare il terrorismo, decostruirne la storia, è il percorso seguito da questo libro che affronta le questioni sollevate dal terrore planetario. Lo sguardo si concentra sulla scena dell’attentato, quel tentativo di forzare il ritmo della storia che sfida la sovranità, non per mostrane l’abisso, ma per soppiantarla. Perciò terrore e rivoluzione, spesso confusi, vanno separati. Piuttosto il terrorismo è lo spettro della sovranità moderna, sempre tentata di invocarlo.

Memoria collettiva e memorie individuali

L’intento del presente contributo è analizzare la memoria da un punto di vista prettamente sociologico. Nello specifico, l’attenzione è posta sia sul ruolo che riveste la società nella determinazione e definizione della memoria individuale (con particolare riferimento all’opera di Durkheim e Halbwachs), sia sulla costruzione e descrizione di più memorie soggettive all’interno della nostra società complessa e globalizzata.

I debiti di Durkheim verso Rousseau

Il lavoro di ricerca qui sviluppato analizza, in modo dettagliato, l’excursus teorico che il sociologo francese Émile Durkheim ha affrontato nel corso del suo lavoro metodologico. Nel ricostruire un percorso teorico, è possibile notare che tale studio non può esimersi dal confronto con le teorie esposte dall’“illuminista” Jean Jacques Rousseau con riferimento sia all'individuazione dell’uomo nello stato di natura sia al crescente sviluppo della società civile e dello Stato.

Il lessico delle virtù nella letteratura italiana ed europea tra Settecento e Ottocento

Atti del convegno internazionale svolto a Parigi il 3 giugno 2017 (Sapienza - Sorbonne Nouvelle Paris 3). Privilegiando l’analisi semantica della parola «virtù» e della sua costellazione lessicale, il volume affronta il nodo del rapporto tra morale e letteratura dall’inizio del Settecento alla prima metà dell’Ottocento, con particolare riferimenti ad autori del panorama italiano ed europeo (Crescimbeni, Gravina, Muratori, Ramsay, Rousseau, Alfieri, Leopardi e Manzoni).

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