Early Melodrama, Early Tragicomic
Breve saggio sulla nascita del tragicomico nel melodramma ben prima di quanto si sostiene nella letteratura scientifica sinora.
Breve saggio sulla nascita del tragicomico nel melodramma ben prima di quanto si sostiene nella letteratura scientifica sinora.
Nella volontà di superare il suddetto ordine di potenziali polemiche, il presente lavoro trova dunque collocazione nel panorama degli scritti di moda e letteratura inglese quale nuova antologia critica atta alla costruzione di una prospettiva teorica più comprensiva e olistica che sappia far emergere le intersezioni tra Fashion Studies, storia culturale e pratica ideologica.
In un secolo sempre più frenetico, accelerato e globalizzato, l'individuo moderno deve continuamente affrontare un ampio numero di sfide culturali e sociali. In tale contesto, in cui i rapporti inter- e intra-gruppo sembrano seguire "regole" in continua evoluzione, interrogarsi ed analizzare i diversi ambiti/contesti/sfere istituzionali (e non) sui quali il mutamento sociale agisce diventa inevitabile.
Per questo motivo, tenendo conto della vastità e molteplicità di aree che un tale fenomeno coinvolge, si riferiscono al rapporto tra individuo e mutamento sociale.
Il presente lavoro prende le mosse da un’analisi del rapporto tra l’uomo e la natura e del suo mutare e mutare ancora in relazione alle conseguenze che lo sviluppo occidentale ha imposto all’ambiente naturale. Alla metà del XX secolo, la messa in discussione del Dominant Social Paradigm impone una critica della modernità. La totale fiducia nel progresso viene meno e fa spazio ad una nuova percezione del rischio che ricalibra, ancora una volta, il rapporto tra l’uomo e la natura, imponendo all’agire umano un’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente.
La sostenibilità non può scaturire solo da un sentimento di paura verso le crisi ambientali provocate dalla nostra incapacità di guidare il progresso scientifico e tecnologico. Abbiamo la necessità di definire che cosa sia realmente la sostenibilità e superare quei modelli costruiti su presupposti disfunzionali. La sostenibilità è un modello di culturalizzazione della società basato sul principio di imitazione della natura come processo di evoluzione e sviluppo culturale e naturale, dunque non solo economico.
Come scrive Wang Xiaoming nella prefazione di Città senza limiti, in Cina “il territorio e l’immaginario si stanno ricoprendo di città, vere e simulate” a conferma che dietro la maschera del lusso e del benessere si celano le contraddizioni e le macerie di un paesaggio umano assai complesso.
Accanto alle sfide architettoniche, tecnologiche e infrastrutturali di cui si son viste le prove nei Giochi Olimpici del 2008, oggi in Cina serpeggiano le ricerche sperimentali di una generazione di architetti, artisti, registi che, a dispetto del consueto e insensato scisma tra modernità e tradizione, rivendica tra l’altro un legame con l’umanesimo del Feng-shui.
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