Il contributo presenta un codice contenente trattati di teoria musicale finora sconosciuto agli studi storico-artistici, proponendo una nuova datazione, rispetto a quella tradizionale in ambito musiologico, e una nuova datazione.
Il saggio si propone di fornire un primo approccio allo studio delle danze contenute nelle commedie per musica napoletane di tardo Settecento. Così come quello della lezione di canto, anche il topos della danza (intesa come balletto di uno o più personaggi oppure nell'accezione di lezione di danza) era tra i più frequentemente impiegati nella drammaturgia comica d'ancien régime.
Il testo presenta la produzione di Bibbie a Napoli nel XIV secolo
Il saggio presenta alcune riflessioni attorno al concetto di musicologia transculturale applicandole al contesto urbano dell'area napoletana a partire da una serie di casi di studio (musica per i Gigli a Nola, musiche per la Madonna dell'Arco, posteggiatori, canzone napoletana).
Il saggio analizza l'approntamento dell'opera di Manfroce a partire dalle sue fonti francesi e il singolare profilo drammaturgico che media fra tradizione francese e gusto italiano. Discute la recezione della medesima opera nella Napoli murattiana e nel corso della prima metà del secolo, alla luce della progressiva definizione di un 'mito Manfroce' dalle risonanze carbonare e risorgimentali.
© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
