possesso

Possesso, rinunzia e acquisto ex lege dell'eredità

Il chiamato possessore, purché iure hereditatis (arg. ex art. 450, comma 2, c.c.) e pienamente capace (arg. ex art. 489 c.c.), acquista l’eredità puramente e semplicemente, nonostante la tempestiva rinunzia ex art. 519 c.c., se non redige l’inventario entro tre mesi (art. 485, comma 2, c.c.) dall’apertura della successione o, in caso di chiamato (pur sempre capace ma) non delato, dalla notizia della devoluta eredità (da intendersi come effettiva devoluzione dell’eredità). Il bene o i beni posseduti, per imporre al chiamato la redazione dell’inventario nonostante la rinunzia (art.

La tutela dell’ex convivente contro lo spoglio tra regola di buona fede ed effettività del rimedio

L’articolo esamina la decisione del Tribunale di Palermo in merito all’azione
di reintegrazione in possesso (art. 1168 c.c.). Oltre ai profili relativi alla qualificazione
del convivente come proprietario, la sentenza è particolarmente interessante
per il rimedio che riconosce all’ex convivente che, dopo la fine del
rapporto non coniugale, è stato privato dell’abitazione familiare. Mentre il codice
stabilisce che chi è stato privato del possesso in modo violento o furtivo può,

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